Sembra finito il tempo dei rinvii per l’obbligo di stipulare polizze contro le catastrofi naturali tra compagnie assicurative e le imprese di tutte le categorie produttive, che decorrerà dal prossimo 1 aprile: “Credo che siamo ormai molto prossimi alla definizione del regolamento interministeriale”. Lo ha affermato Stefano De Polis, segretario generale dell’Ivass – l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni – a margine di un convegno promosso a Firenze da Fondazione Cesifin con Università di Firenze e Aida, e dedicato alla vigilanza del mercato assicurativo.
Il fatto che il decreto sia pronto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro il 28 febbraio può motivare la posizione del Mef, che secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore sarebbe contrario a concedere ulteriori dilazioni rispetto al posticipo del termine dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025 già disposto con il Milleproroghe. Un termine per il quale erano stati presentati alcuni emendamenti di maggioranza orientati a un’ulteriore proroga (30 giugno). I ministeri competenti (Mef e Made in Italy) secondo Il Sole 24 Ore hanno ridotto da tre mesi a un mese il periodo transitorio, rispetto all’entrata in vigore del decreto, entro i quali mettersi in regola con l’obbligo, cogliendo l’occasione dei correttivi fatti a seguito dei rilievi del Consiglio di Stato.
Secondo De Polis, il ritardo nell’attuazione della norma discende da un fattore come “la necessità di sintonizzarsi con una realtà che è sempre più complessa di quella che si immagina all’inizio, quindi c’è stata la necessità di mettere a fuoco dei dettagli per far sì che questo strumento fosse il più efficace possibile”. Definita l’intelaiatura del decreto, l’unico nodo delicato sembra quello delle eventuali sanzioni per inosservanza dell’obbligo, ancora non definite, al di là dell’eventuale rifiuto di inserire le imprese prive di polizza nelle liste di indennizzo dello Stato, in caso di catastrofi. (lt)