Ha cominciato come estetista nel 1989, sei anni fa ha creato una linea di cosmetici naturali venduti all’80% online, e ora punta a espandere il business lanciando video-lezioni pratiche e un’app di intelligenza artificiale che promette di fare diagnosi della pelle via smartphone. Martina Bindi, 55 anni, ha fondato, insieme con Claudio Zampino e Paolo Romani, il marchio bSoul che fa capo alla Progetto Globale srl di Monsummano Terme (Pistoia), società cresciuta anche durante la pandemia: dai 756mila euro di ricavi del 2019, è passata a sfiorare 1,2 milioni nel 2020 e ha raggiunto 1,77 milioni nel 2021, fino a superare i due milioni di euro nel 2022 (+29%).
L’intelligenza artificiale per ‘controllare’ la pelle
“Negli ultimi tre anni il fatturato dell’azienda è triplicato e il team si è ampliato fino a 14 persone. Ora, dopo aver gettato le basi di un progetto solido, vogliamo puntare a una crescita costante”, afferma Martina Bindi, partita nel 2017 lanciando un canale YouTube sull’invecchiamento della pelle. Nei prossimi mesi il progetto – nato come metodo olistico per rieducare la pelle delle donne over 40 senza ricorrere a interventi chirurgici o trattamenti invasivi – si arricchirà di un (secondo) sito Internet con video lezioni e consigli, gratuiti e a pagamento, per parlare alla community del marchio, e di un’App dotata di intelligenza artificiale che promette di fare diagnosi della pelle via smartphone e che permetterà di prenotare un consulente o, in casi di anomalie sospette, di sollecitare la visita con uno specialista. “bSoul ha deciso di investire sulle tecnologie abilitanti 4.0 – afferma l’azienda – per connettere clienti e professionisti del beauty on demand“.
Silvia Pieraccini