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19 novembre 2024

Frescobaldi, via libera al maxi polo agroalimentare ‘Castellare’ di Pontassieve

Firmata la convenzione urbanistica, ora progetto esecutivo e poi lavori. Sorgeranno frantoio e imbottigliamento olio, cantina e magazzini.

Silvia Pieraccini
Il rendering del nuovo polo agroalimentare di Frescobaldi in località Le Sieci

Il rendering del nuovo polo agroalimentare di Frescobaldi in località Le Sieci

Arriva l’ultimo via libera del Comune di Pontassieve (Firenze) al “tormentato” progetto del polo agroalimentare firmato Marchesi Frescobaldi, lo storico gruppo vinicolo fiorentino che da cinque anni dialoga con l’amministrazione pubblica per realizzare un investimento che, tra una modifica progettuale e l’altra, è lievitato sopra i 20 milioni di euro (l’azienda per adesso non rivela cifre). Oggi, 19 novembre, è stata siglata la convenzione urbanistica, che prevede una serie di azioni per mitigare l’impatto ambientale del polo, denominato ‘Castellare’ e firmato dall’architetto Daniele Del Cucina. Ora l’azienda dovrà depositare il progetto esecutivo e chiedere il permesso a costruire. I cantieri, con tutta probabilità, partiranno nel 2025.

Frantoio, linea di imbottigliamento, magazzini e cantina

Si tratta di realizzare ex novo due edifici, per un totale di circa 11mila metri quadrati (di cui quattromila interrati) e un volume di oltre 80mila metri cubi, in località Sieci: nella zona a sud troverà posto un frantoio aziendale che accoglierà le olive delle varie aziende del gruppo, Poggio a Remole, Nipozzano, Pomino, Castiglioni, Colazzi e Castelgiocondo (sostituendo l’attuale frantoio nella fattoria di Camperiti nel comune di Pelago), e frangerà anche le olive per conto terzi; nella parte nord (affacciato sulla via Aretina) la linea di imbottigliamento dell’olio Laudemio e magazzini per lo stoccaggio del vino confezionato nel vicino quartier generale, ma anche la realizzazione di una cantina di affinamento e conservazione per lo spumante Leonia prodotto a Pomino, nel comune di Rufina. E’ previsto anche un piano di recupero di volumi esistenti per funzione residenziale-ricettiva.

Dialogo tra architettura e natura

L’idea progettuale punta al dialogo tra architettura e natura attraverso materiali e colori utilizzati e attraverso soluzioni tecniche a basso impatto energetico. Le caratteristiche morfologiche del luogo, con un dislivello che varia da tre a sette metri rispetto alla via Aretina, e le mascherature vegetali permetteranno di nascondere – secondo Frescobaldi – lo skyline dei fabbricati.

Il sindaco Boni: ulteriore crescita del territorio

“Siamo soddisfatti della conclusione di questo iter per un investimento produttivo destinato a portare posti di lavoro – afferma il sindaco di Pontassieve, Carlo Boni -. La realizzazione del polo e del frantoio apre a un’ulteriore crescita del nostro territorio, che va a rafforzare la sua vocazione agroalimentare”.

Il procedimento urbanistico è stato lungo

Il polo agroalimentare di Frescobaldi ha alle spalle un lungo iter urbanistico. La prima istanza per la realizzazione del frantoio e del magazzino fu presentata dall’azienda a fine 2017. Nell’aprile 2019 il Consiglio comunale avviò il procedimento di variante al piano strutturale e al regolamento urbanistico, e chiese alla Regione di avviare la conferenza di copianificazione, necessaria perché si trattava di costruire su un’area esterna al territorio urbanizzato. La conferenza di copianificazione sospese però il giudizio di fattibilità per le criticità emerse sul fronte paesaggistico, e chiese di diminuire la superficie coperta e la volumetria complessiva. Frescobaldi elaborò una nuova proposta (e nel frattempo ha acquistato oliveti nelle zone limitrofe per aumentare la produzione) che prevede gli attuali due edifici con meno superficie e meno volumi, proposta che nel maggio 2020 ha avuto il “sì” della conferenza di copianificazione. A quel punto il Comune ha riavviato la variante urbanistica ed è arrivato all’approvazione definitiva a fine 2021.

Autore:

Silvia Pieraccini

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