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Impresa

02 ottobre 2024

Futura (macchine per la carta) rilancia: crescita a 70 milioni nel 2027, spinta su giovani e donne

L’azienda lucchese di Fabio Perini vara un piano di sviluppo e vede la ripresa del mercato. Intesa con una scuola superiore per attrarre ragazze.

Silvia Pieraccini

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Gli ultimi tre anni sono stati complicati dal punto di vista del mercato, ma Futura – l’azienda lucchese che produce macchine converting per la carta igienica e per usi domestici (il tissue) fondata da Fabio Perini più di 20 anni fa – ne ha “approfittato” per fare un salto in avanti sul fronte tecnologico, spingendo su automazione, efficienza, riduzione dell’ingombro delle linee di produzione (se prima era lunghe 60 metri, oggi sono 40), grazie al laboratorio di ricerca e sviluppo FuturaLab che possiede internamente.

Al Miac la presentazione dei nuovi prodotti

Adesso, con un’offerta di prodotto ampliata e aggiornata che presenterà tra pochi giorni al Miac (la mostra internazionale dell’industria cartaria in programma a Lucca dal 9 all’11 ottobre), Futura è pronta a inseguire nuovi traguardi. Nel novembre scorso è arrivato un nuovo amministratore delegato, il brasiliano Guido Dellagnelo, proveniente dalla filiale Perini America Latina, che ha messo a punto un piano di sviluppo al 2027 e ha deciso di puntare sui giovani e sulle donne. “Abbiamo chiuso il 2023 con 40 milioni di euro di fatturato e un margine operativo lordo del 6% – spiega Dellagnelo – e ora, col nuovo piano di sviluppo, abbiamo fissato l’obiettivo di arrivare a 70 milioni nel 2027 con un ebitda superiore al 15%. Già quest’anno cresceremo: il mercato sta ripartendo, in particolare in Russia, e abbiamo diverse trattative in corso”.

Portafoglio ordini a 20 milioni di euro

Oggi il portafoglio ordini di Futura si aggira sui 20 milioni di euro. “Vogliamo crescere per linee interne, non siamo interessati a fare acquisizioni – aggiunge l’ad – anche perché siamo convinti che, con le nostre dimensioni e le nostre tecnologie, possiamo assicurarci un futuro brillante”. Piuttosto, il manager guarda all’inserimento di giovani nei ruoli di responsabilità, facendo crescere risorse interne, e all’aumento della presenza femminile in tutti i comparti aziendali.

Un progetto innovativo per attrarre donne in azienda

In quest’ottica è stato definito il Progetto Futura 3030, che punta a raggiungere il 30% di donne in azienda entro il 2030 (partendo dal 12% attuale). Per farlo sta per essere firmato un innovativo protocollo d’intesa col polo scientifico-tecnico-professionale Fermi-Giorgi di Lucca, diretto a coinvolgere le studentesse di questo istituto superiore nelle attività di Futura (con visite in azienda, percorsi di alternanza scuola-lavoro); a promuovere le discipline Stem (Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) come percorso universitario; a dare supporto alle ambizioni delle ragazze attraverso borse di studio. “Siamo convinti che la presenza di donne anche in aziende meccaniche come la nostra sia un valore aggiunto – conclude Dellagnelo – per questo vogliamo far capire alle studentesse come funziona il nostro mondo, come si lavora e cosa si produce, con un progetto che dà un input concreto verso l’occupazione femminile, la parità di genere e la costruzione di un welfare aziendale che risponda ai bisogni di una società che si trasforma”.

Autore:

Silvia Pieraccini

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