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23 giugno 2023

Futuro in Liguria (salvo imprevisti) per il rigassificatore di Piombino

Attesa l’ufficializzazione di Vado Ligure: ma la regione non è ben servita dalla dorsale della rete nazionale di Snam.

Leonardo Testai
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Entro lunedì 26 giugno Snam deve comunicare la destinazione offshore della nave rigassificatrice Golar Tundra, dopo i tre anni nel porto di Piombino: le indicazioni convergono su Vado Ligure, con Genova come seconda opzione, come nuova collocazione del rigassificatore. Tanto che Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, è già stato nominato Commissario straordinario di Governo per la realizzazione ovvero per l’esercizio, anche a seguito di ricollocazione, delle opere e delle infrastrutture finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione.

C’è lavoro da fare: non arriva la dorsale di Snam

Per il post-Piombino l’opzione del Mar Ligure era in ballottaggio con l’opzione dell’Adriatico, anche con un secondo rigassificatore a Ravenna. Alla fine, tuttavia, sembra aver prevalso l’idea di avere un terminale vicino alle regioni del nord ovest (Liguria, Piemonte e Lombardia) e alle loro imprese. La possibilità di una collocazione offshore nell’Alto Tirreno, anche in abbinamento al rigassificatore Olt di Livorno, era stata già da tempo scartata da parte di Snam.

Tuttavia portare la Golar Tundra di fronte a Vado Ligure o Genova e metterla in condizione di operare non è un’operazione di per sé così immediata. Infatti nessuno dei due porti è servito dalla dorsale della rete nazionale di Snam: un dato messo in luce già nell’autunno scorso dagli esperti di Confindustria. L’unico punto di immissione in Liguria è Panigaglia (La Spezia). Ragione per cui anche Toti ha spiegato che “servono approfondimenti sulle condutture”.

Giani soddisfatto, ora si attende il via a Piombino

L’annuncio della nomina di Toti, che ha ricevuto gli auguri di buon lavoro del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, è stato accolto con soddisfazione dal commissario-governatore toscano, Eugenio Giani. “Tre anni serviranno tutti per decidere il luogo – ha osservato -, non è mica come nel caso di Piombino dove hanno potuto mettere la nave con la banchina già realizzata, lì dovranno fare tutti i lavori. Toti avrà i poteri commissariali, quindi sarà un’operazione che verrà fatta alla svelta”.

“Prima dell’invasione dell’Ucraina – ha affermato recentemente Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy – dipendevamo per il 40% dalla Russia, lo scorso anno dal 16%, a fine quest’anno con i due rigassificatori di Ravenna e Piombino arriveremo a zero”. Per arrivare a tale risultato, Snam attende il completamento dell’istruttoria da parte del Comitato tecnico regionale per poter avviare le operazioni commerciali della Golar Tundra, e il Comitato Salute pubblica Piombino-Val di Cornia chiede la pubblicazione sul sito del commissario del rapporto definitivo di sicurezza.

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Leonardo Testai

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