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14 giugno 2024

Il Tour de France a Firenze porta affari e dilemmi

La gara che partirà il 29 giugno “muove” 4.000 persone tra addetti ai lavori e giornalisti. Impatto economico stimato in 20-25 milioni.

Silvia Pieraccini
Palazzo Vecchio illuminato di giallo 100 giorni prima della partenza del Tour de France

Palazzo Vecchio illuminato di giallo 100 giorni prima della partenza del Tour de France

Appena il tempo di essere eletto, nel ballottaggio previsto il 23-24 giugno, e il nuovo sindaco di Firenze dovrà gestire un grande evento sportivo, che porterà sulle strade migliaia di appassionati ma che – in una città delicata come il capoluogo toscano – richiede un’organizzazione complessa. Sabato 29 giugno alle 12 è fissata la partenza del Tour de France, una delle manifestazioni sportive più seguite al mondo, con la prima tappa Firenze-Rimini (206 km) dedicata alla memoria del grande ciclista italiano Gino Bartali. E’ la prima volta che la storica gara che assegna la maglia gialla parte dall’Italia, col “via” atteso in piazza della Signoria e un passaggio spettacolare sul Ponte Vecchio e al piazzale Michelangelo.

Iniziative sul mondo della bicicletta

In occasione della partenza del Tour il Comune di Firenze ha organizzato (a partire da sabato 15 giugno) una serie di iniziative per avvicinare al mondo delle due ruote – aperture straordinarie al Museo Bartali, percorsi in bicicletta e visite al Memoriale delle Deportazioni – mentre la società fieristica Pitti Immagine ha ideato il salone BeCycle (26-28 giugno) dedicato appunto al mondo della bicicletta, destinato a diventare poi annuale. Il vero impatto sulla città, in termini di presenze e di ritorno economico, è atteso per il fine settimana del 29-30 giugno.

La bellezza toscana sulle tivvù di tutto il mondo

Palazzo Vecchio ha stimato che sulle strade toscane attraversate dalla corsa si riverseranno 800-900mila persone, e conta sul fatto che il Tour diffonderà sulle tivvù di tutto il mondo e sui social la bellezza toscana nel mondo. Le stime fatte nei mesi scorsi sull’impatto economico della corsa a Firenze parlano di 20-25 milioni di euro tra alberghi, ristoranti e acquisti vari fatti dagli appassionati e dai team dei ciclisti: tra addetti ai lavori e giornalisti il Tour de France muove 4.000 persone.

Gli alberghi sono pieni (anche senza il Tour)

Sul fronte alberghiero, per adesso, non si vedono sussulti nei prezzi. Le tariffe di una camera per il fine settimana del 29-30 giugno si mantengono in linea con quelle attuali: su un portale leader come Booking.com al momento il 18% delle strutture è disponibile per la notte di sabato 29 giugno, contro il 16% di strutture disponibili per sabato 22 giugno e solo l’8% di strutture disponibili per questa notte, sabato 15 giugno. Il Tour de France si inserisce dunque in un periodo di grande afflusso turistico per Firenze, con la città già molto affollata sia da italiani che stranieri e problemi di overtourism e di coesistenza con i residenti, che ora rischiano di aggravarsi.

Il ritorno d’immagine avrà effetto negli anni

In ogni caso, con tutta probabilità il Tour porterà anche prenotazioni dell’ultimo minuto (con l’aumento dei prezzi legato, come sempre, alla percentuale di riempimento), anche se l’evento è programmato da lungo tempo e chi aveva intenzione di vedere la partenza fiorentina dovrebbe essersi già messo in moto. Se il ritorno in termini di spesa degli appassionati e delle squadre potrà essere calcolato, più difficile da stimare sarà il ritorno in termini di immagine che il passaggio del Tour da Firenze, diffuso in decine e decine di Paesi, avrà in futuro. Più che in altri sport nel ciclismo conta la scenografia – hanno spiegato gli organizzatori del Tour – e la visione d’eccellenza è quella dall’alto presa dall’elicottero. Il Tour si nutre di bellezza e l’Italia, come la Francia, è un Paese magnifico.  

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Silvia Pieraccini

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