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Impresa

16 luglio 2024

La seconda vita dell’outlet di Barberino

Parte la gestione affidata alla società bresciana Promos della famiglia Maffioli. La proprietà Dws investirà 20 milioni per ampliare la struttura.

Silvia Pieraccini

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L'outlet di Barberino del Mugello

L'outlet di Barberino del Mugello

Dopo 18 anni di gestione del colosso McArthurGlen, l’outlet di Barberino del Mugello – votato alla vendita di moda a prezzi scontati (130 negozi, 2,5 milioni di visitatori all’anno) – cambia la guida e cambia anche l’offerta. Il nuovo gestore è Promos, società di servizi della famiglia bresciana Maffioli, leader nel mercato italiano col 25% delle superfici outlet gestite e con sei strutture, per un totale di 750 negozi (oltre a Barberino, Valmontone, Brugnato 5Terre, Città Sant’Angelo, Mondovicino, Center Brenner).

Ristoranti, area eventi, 30 nuovi negozi e parcheggio multipiano

Promos ha vinto una gara europea indetta dalla proprietà – il fondo immobiliare dell’asset manager Dws – e ora intende spingere sull’acceleratore della crescita in tre mosse: creazione di un’area dedicata alla ristorazione (una ‘food court’ di 2.000 metri quadrati, che ospiterà una decina di insegne); creazione di un’area eventi di 2.000 mq, dedicata a concerti e manifestazioni; ampliamento dei negozi di 3.000 mq, che aggiungerà all’offerta una trentina di marchi fashion nel segmento premium, più un parcheggio multipiano da 200 posti auto.

Dws investirà 20 milioni di euro

“Saremo guidati dall’approccio familiare e dai nostri valori che sono il rispetto per le persone e per il territorio – ha spiegato Filippo Maffioli, ceo di Promos, presentando l’operazione -. Il fondo Dws investirà una ventina di milioni di euro per allargare l’outlet di 7.000 mq su terreni che già possiede, così come possiede già la licenza commerciale. Per il resto dovremo avviare il dialogo col Comune”.

Obiettivo: attrarre più turisti e 3,5-4 milioni di visitatori

Il rilancio dell’oulet è diretto a sprigionare tutte le potenzialità della struttura: “Vogliamo attrarre più clienti da Firenze e da Bologna e più turisti – ha aggiunto il ceo – grazie al miglioramento dell’offerta, con più marchi premium, all’apertura di ristoranti e al potenziamento dei concerti. Oggi gli outlet hanno l’esigenza di cambiare: non più solo negozi di moda ma luoghi con spazi di socializzazione, servizi, sinergie col territorio. In questo modo, e se lavoreremo bene, credo che l’outlet di Barberino potrà arrivare ad avere tra 3,5 e 4 milioni di visitatori”.

Un nuovo marchio, un nome più semplice (Barberino outlet) e un incontro con i lavoratori dell’outlet sono state le prime mosse di Promos e di Dws. Che ora promettono un’estate di eventi, in vista dell’avvio della seconda vita dell’outlet.

Autore:

Silvia Pieraccini

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