Voleva trasferire il negozio di Torino in una zona in linea col proprio (alto) posizionamento di mercato, e l’ha trovata: La Via del Tè, marchio della famiglia fiorentina Carrai che dal 1961 seleziona i migliori tè nel mondo e li commercializza (anche) nei propri negozi, ha appena aperto un punto vendita nella ottocentesca Galleria Subalpina, uno dei gioielli storici e dei luoghi-simbolo della città che ora, dopo un periodo di appannamento, sta tornando ad essere il “salotto buono” con bar, ristoranti, la leggendaria libreria Luxemburg arricchita all’interno dalla caffetteria Baratti & Milano (che ha la sua sede storica proprio nella Galleria Subalpina, dal 1875).
Location unica e spazio triplicato
“La location di Torino era un’occasione da non perdere”, spiega Paolo Carrai, titolare con i fratelli Leonardo, Regina, Giulia, Anna e Valentino dell’azienda fondata dai genitori, che 63 anni fa avviarono l’importazione di tè da Sri Lanka. “Abbiamo triplicato lo spazio rispetto al negozio precedente arrivando a 80 metri quadrati, e l’accoglienza di Torino è stata eccezionale”. Il nuovo negozio – il settimo (tre sono a Firenze e tre a Milano) – contribuirà alla crescita che l’azienda prevede anche quest’anno.
L’hotellerie è il canale che cresce di più
Il 2024 si è chiuso con ricavi a +9%, che hanno superato i 9 milioni di euro con un margine operativo lordo (ebitda) intorno al 15%. “Nel 2025 puntiamo a superare la fatidica soglia dei dieci milioni di euro – aggiunge Carrai – vogliamo continuare a crescere in tutti i canali, dai monomarca che valgono il 26% dei ricavi, alla distribuzione attraverso rivenditori come Rinascente, Eataly e gastronomie che assorbe il 25%, fino all’horeca (hotel, ristoranti, bar) che vale il 28% e all’ecommerce che è al 7%. Il restante 14% è realizzato l’estero, in Europa, Usa e Asia”. Il canale che cresce di più oggi è l’hotellerie: La Via del Tè (il marchio fa capo alla società Snak) ha scelto di essere presente solo negli alberghi cinque stelle e nei quattro stelle superior, per rafforzarsi come marchio di alta qualità.
Altri negozi all’orizzonte
Il piano di sviluppo guarda ad altri negozi monomarca: lo sbarco a Roma resta tra i desideri, il quarto negozio a Milano potrebbe concretizzarsi, così come il primo a Bologna. “Il consumatore sta imparando sempre più ad apprezzare il tè, che compra sfuso per preparare a casa – conclude Carrai – l’aumento d’interesse si vede anche dalle ‘esperienze’ aperte al pubblico che organizziamo in azienda l’ultimo venerdì del mese: in quattro ore spieghiamo il mondo del tè, come si prepara, e poi andiamo nel negozio in Santo Spirito ad assaggiarlo”.
Silvia Pieraccini