Il nuovo Sigaro Toscano Aquila appena lanciato sul mercato
Nel novembre scorso è partito il primo carico di Sigaro Toscano, prodotto dall’omonima manifattura che ha stabilimenti a Lucca e Cava de’ Tirreni (Salerno), diretto ai duty free degli aeroporti cinesi. “La Cina è un mercato in cui crediamo fortemente per il futuro”, ha spiegato l’amministratore delegato Stefano Mariotti, presentando a Roma il nuovo prodotto dell’azienda: il Sigaro Toscano Aquila, avvolto in una fascia di tabacco Kentucky nordamericano selezionato dalle foglie del Tennessee, racchiude un ripieno di Kentucky italiano e statunitense e si caratterizza per la lunga stagionatura, condotta in ambienti a temperatura controllata. “Un sigaro che è espressione di qualità e maestria – afferma l’azienda – un tributo ai principi che hanno reso il marchio un simbolo della filiera tabacchicola e dell’eccellenza italiana. Il lancio di Aquila avviene in un momento particolarmente positivo per Manifatture Sigaro Toscano”.
Nel 2024 l’export è cresciuto del 30%
Il 2024 è stato un anno di ulteriore crescita per l’azienda che nel dicembre 2023 è stata acquisita al 100% da un gruppo di investitori formato da Luca di Montezemolo, Piero Gnudi, Aurelio Regina e Francesco Valli, riuniti nella società Leaf BidCo. «Abbiamo chiuso il 2024 (ma i dati non sono ancora approvati, ndr) con risultati record – ha aggiunto Mariotti – registrando una crescita dell’export del 30%. Il trend ci sta proiettando verso nuovi mercati con grandi aspettative”. Nel 2023 erano stati realizzati ricavi per 126,5 milioni di euro con un margine operativo lordo (ebitda) a 39,5 milioni e 238 milioni di sigari venduti. L’export oggi pesa intorno al 36% del fatturato ma è destinato a crescere.
Silvia Pieraccini