Manifatture Sigaro Toscano (Mst) continua a crescere e, nonostante gli aumenti dei costi energetici e della materia prima-tabacco, prevede un andamento positivo grazie all’export (salito del 25% nel 2022) ma anche al mercato interno. “Prevediamo di chiudere l’anno intorno a 120 milioni di fatturato, contro i 115 milioni del 2021 – spiega l’amministratore delegato Stefano Mariotti – con un margine operativo lordo di circa 38-40 milioni (nel 2021 il mol è stato di 38 milioni, ndr). Le prospettive sono ancora positive, anche se l’aumento delle bollette e del prezzo del tabacco si fanno sentire: stiamo crescendo sia in Italia, dove abbiamo venduto 180 milioni di sigari, sia all’estero che oggi vale il 20-21%”. I principali Paesi di sbocco sono Turchia, Germania, Spagna, Francia ai quali, dal 2018, si sono aggiunti gli Usa. Mst, 400 dipendenti di cui 180 operai, in Italia ha il 92% della quota di mercato.
Sigari lavorati a mano a Lucca
Nell’attesa di sciogliere il nodo degli azionisti (quello di riferimento col 50,1% era il gruppo emiliano Seci della famiglia Maccaferri che è fallito nel 2021; soci di minoranza col 49,9% sono Montezemolo, Gnudi, Regina e Valli), Manifatture Sigaro Toscano sta investendo in nuovi prodotti e ha appena lanciato una trilogia di sigari Toscano Robusto in edizione limitata, che riunisce le varianti di gusto arancione, blu e rosso.
I sigari, lavorati a mano dalle sigaraie della manifattura di Lucca con una tecnica che ha 200 anni, sono prodotti con tabacco Kentucky italiano, proveniente dalla Valtiberina, e nordamericano. “Il Toscano Robusto è un prodotto che esalta la filiera italiana del tabacco Kentucky, che noi sosteniamo costantemente, attraverso una manifattura particolarmente complessa – aggiunge Mariotti -. Il 60% del tabacco che utilizziamo proviene dall’Italia e in futuro la scommessa sarà proprio continuare ad avere prodotto tricolore”.
Silvia Pieraccini