La collina di Tignanello con i vigneti che danno il celebre vino
Il bilancio 2023 di Antinori non è ancora stato approvato, perché l’integrazione dei dati della cantina californiana acquisita nel maggio scorso, Stag’s Leap, ha richiesto più tempo del previsto. Ma l’amministratore delegato, Renzo Cotarella, ha anticipato che i (soli) ricavi vinicoli l’anno scorso hanno raggiunto 244 milioni (+3,5%) con ebitda al 50,2%, consolidando la leadership italiana della redditività di settore.
Un vino fatto in Chianti Classico senza rispettare le regole del Chianti Classico
E’ con questa spinta che la casa vinicola fiorentina, fondata nel 1385, ha festeggiato in questi giorni i 50 anni del Tignanello, il suo vino più famoso e prestigioso e anche quello che nel 1974, quando fu messo per la prima volta sul mercato (in un periodo di crisi per la viticoltura italiana), rivoluzionò il panorama enologico: sia perché introdusse vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc accanto al “locale” Sangiovese, sia perché si pose (anche nel prezzo) come un vino rosso di alta qualità nonostante fosse fatto “al di fuori” della denominazione del Chianti Classico, visto che non ne rispettava le regole. Qualche anno dopo gli americani lo avrebbero battezzato ‘Supertuscan’.
300mila bottiglie prodotte all’anno
“E’ un vino per noi speciale – ha spiegato Piero Antinori, presidente onorario dell’azienda, circondato dai nipoti Verdiana, Vittorio e Niccolò, 27esima generazione che ha fatto ingresso in azienda – come è speciale il vigneto da cui deriva, sulla collina di Tignanello, caratterizzato da una bellezza non comune. Il Tignanello ha rappresentato un cambiamento per il vino toscano e italiano, è un vino che ci ha reso consapevoli delle nostre potenzialità, ci ha tolto un complesso di inferiorità che avevamo da secoli nei confronti dei vini francesi, e ci ha reso un po’ orgogliosi pensando di poter contribuire al prestigio del made in Italy”. Oggi si producono circa 300mila bottiglie di Tignanello all’anno; l’annata 2021 è in vendita sullo shop online di Antinori a 130 euro a bottiglia. Per festeggiare il compleanno del vino, la famiglia Antinori ha deciso di contribuire anche al restauro del Ponte Vecchio a Firenze.
Silvia Pieraccini