Paolo Noccioni, presidente di Nuovo Pignone-Baker Hughes
A fine 2024 volano gli ordini di Baker Hughes, e vola la produzione di Nuovo Pignone, da Firenze al resto d’Italia. “Tutti gli stabilimenti italiani sono pieni di lavoro”, dichiara con orgoglio Paolo Noccioni, presidente di Baker Hughes-Nuovo Pignone, che festeggia i risultati 2024 del business Iet della multinazionale dell’energia al tradizionale Annual meeting di Firenze. Annunciando che sarà sviluppata e prodotta in Toscana una nuova turbina ad ammoniaca, frutto della collaborazione con la coreana Hanwha, destinata ad applicazioni marine, ma anche a applicazioni onshore e offshore, nonché per la generazione elettrica.
Un miliardo in 5 anni per le fabbriche Nuovo Pignone
Nel 2024 la casa madre Baker Hughes a livello mondiale ha generato 27,9 miliardi di dollari di fatturato (+9% anno su anno), e ordini per 28,2 miliardi (-7%, ma +12% nel quarto trimestre). Il business Iet, di cui Nuovo Pignone è il fulcro e rappresenta il 70-80% del totale del ramo gas technology, ha registrato 12,2 miliardi di fatturato (+20%) e 13 miliardi di ordini (-8%, ma +31% nel quarto trimestre). “Risultati eccezionali”, ha detto Noccioni, ricordando che “abbiamo investito in Nuovo Pignone negli ultimi 5 anni a un ritmo di circa 200 milioni all’anno”. Oggi gli stabilimenti Nuovo Pignone occupano 6.600 dipendenti diretti in Italia, senza contare l’indotto che comprende un totale di più di 1.300 imprese.
A servizio del sistema Nuovo Pignone-Baker Hughes in Toscana ci sarà presto anche il nuovo polo logistico in provincia di Pisa: non nel comune di Crespina Lorenzana, come prevedeva il protocollo d’intesa sottoscritto un anno fa con le istituzioni a Firenze, ma a Perignano. Sulla location, ha precisato Noccioni, “la decisione la prende G4 Logistics, basta che soddisfino le nostre esigenze: le due condizioni che noi abbiamo posto sono di preservare l’occupazione, e di dare garanzie sulla qualità dei servizi”.
Una turbina ad ammoniaca per decarbonizzare le navi
La grande novità “industriale” di giornata, annunciata proprio in occasione dell’Annual meeting di Firenze, è l’accordo di collaborazione e sviluppo congiunto tra Baker Hughes, Hanwha Power Systems e Hanwha Ocean per una nuova turbina di piccole dimensioni per applicazioni ad ammoniaca, che sfrutterà la tecnologia delle turbine a gas di piccole dimensioni di Baker Hughes e il sistema di combustione ad ammoniaca di Hanwha. Hanwha ha già effettato una prova di fattibilità del combustore con il 100% di ammoniaca come gas combustibile, e Baker Hughes ha completato gli studi iniziali di fattibilità della turbina nel 2024. Le due società mirano a completare il test completo del motore con ammoniaca entro la fine del 2027, dopodiché la turbina (con una potenza di circa 16 MW) sarà disponibile per gli ordini.
“L’ammoniaca – afferma Baker Hughes – è un combustibile fondamentale per consentire la decarbonizzazione di settori hard to abate, come quello marino, petrolifero e del gas e quello energetico. Hanwha Ocean, uno dei principali costruttori navali della Corea del Sud, sarà il principale beneficiario dell’accordo, e adotterà la nuova soluzione come sistema di propulsione per le sue future navi, consentendo così la decarbonizzazione marittima”. Per Alessandro Bresciani, vicepresidente senior di Climate Technology Solutions di Baker Hughes, “il passaggio all’ammoniaca giocherà un ruolo chiave nel raggiungimento di riduzioni significative delle emissioni in questi settori e, per realizzare questa ambizione, l’industria ha bisogno di più partnership come questa”.
Non è l’unico accordo annunciato a Firenze da Baker Hughes, scelta da Argent Lng come fornitore di soluzioni di liquefazione e servizi correlati per il suo impianto di esportazione di gas naturale liquefatto proposto a Port Fourchon, in Louisiana negli Usa. Baker Hughes fornirà soluzioni di liquefazione all’avanguardia, attrezzature per la generazione di energia e sistemi di compressione del gas per l’impianto, che dovrebbe fornire circa 24 milioni di tonnellate all’anno di Gnl. Un pacchetto che comprende la turbina Lm9000, costruita da Nuovo Pignone a Massa.
Simonelli sicuro: “Questa è l’era del gas”
Questa è “l’era del gas”, che “non è un combustibile di transizione, ma un combustibile di destinazione per garantire l’abbondanza energetica nel futuro”, ha affermato Lorenzo Simonelli, presidente e amministratore delegato di Baker Hughes, nel discorso con cui ha aperto i lavori del 25/o Annual meeting, con oltre 2.300 addetti ai lavori accreditati da 85 diversi paesi. “Abbiamo bisogno di uno sviluppo energetico sostenibile attraverso tutte le fonti energetiche”, ha detto Simonelli, elencando “petrolio, idrogeno, fonti rinnovabili in continuo aumento, nucleare e gas”, per “una gestione che permetta di ottenere energia sostenibile, economica e sicura in abbondanza per il futuro”.
Il nuovo impulso alla produzione di gas dato dal ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Usa cambia in parte lo scenario: l’Annual meeting del 2024 portava il peso dei timori per lo stop imposto dall’amministrazione Biden alle autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti votati all’esportazione di Gnl, mentre il ‘drill, baby, drill’ di Trump fa ben sperare l’industria del settore. “Ma il ciclo del gas è iniziato assai prima del ritorno di Trump”, puntualizza Noccioni, spiegando che di ordini importanti ne abbiamo avuto anche nel 2022, nel 2023, e noi abbiamo iniziato da molto tempo a reinvestire sulla nostra struttura produttiva. Staremo a vedere: siamo un’azienda globale, e siamo abituati a gestire anche i cambiamenti abbastanza repentini”.
Leonardo Testai