Nessuno scossone al vertice di tre dei principali consorzi di tutela vini della regione, in una fase in cui le vendite continuano a crescere: +17,9% l’export toscano nei primi tre mesi 2022.
Giovanni Busi, titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli, è stato confermato all’unanimità, per altri tre anni, alla presidenza del consorzio del Chianti, che guida dal 2010. Vicepresidenti sono Ritano Baragli (cantina sociale Colli Fiorentini) e Alessandro Zanette (Gruppo Italiano Vini). Il consorzio è il più grande della Toscana con 3.500 aziende socie che rappresentano 15mila ettari di vigneto e 720mila ettolitri venduti.
A Montalcino fa il tris alla guida del consorzio del Brunello (ma solo gli ultimi due mandati sono consecutivi) Fabrizio Bindocci, amministratore dell’azienda vinicola Il Poggione, confermato all’unanimità nelle settimane scorse per il prossimo triennio. Tre i vicepresidenti: Giacomo Bartolommei (Caprili), Riccardo Talenti (Talenti) e Enrico Viglierchio (Banfi). Il consorzio riunisce 214 soci e tutela 4.300 ettari di vigneto, di cui 2.100 a Brunello, contingentati dal 1997.
A Montepulciano invece Andrea Rossi, 51 anni, ex sindaco della cittadina senese e socio dell’azienda Vecchia Cantina, fa il bis: nelle settimane scorse è stato confermato alla guida del consorzio del vino Nobile per il secondo mandato di tre anni. Vicepresidenti sono Susanna Crociani e Luca Tiberini.