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Finanza

27 ottobre 2022

Fidi Toscana (in vendita) vara il piano di transizione

In attesa del socio industriale prevista la riorganizzazione delle attività e la riduzione dei costi operativi e del personale.

Silvia Pieraccini

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La sede di Fidi Toscana in viale Mazzini a Firenze

La sede di Fidi Toscana in viale Mazzini a Firenze

Mentre va avanti il processo di selezione di un socio privato di maggioranza per Fidi Toscana, avviato dalla Regione Toscana nel luglio scorso e che ha già portato a quattro manifestazioni di interesse, la finanziaria regionale nata 47 anni fa per facilitare l’accesso al credito delle imprese, oggi guidata da Lorenzo Petretto, si dota del piano industriale 2022-2025 realizzato nell’ottica stand alone, quindi senza considerare il cambio di assetto azionario. Il piano serve per assicurare la continuità aziendale durante il processo di transizione.

Via libera al piano stand alone

Ieri, 26 ottobre, l’assemblea dei soci (Regione col 49,4% più Banca Mps 27,5%, Banca Intesa Sanpaolo 11%, Bnl 4%, Banco Bpm 1,8%, Credit Agricole 1,7%, Federazione toscana Bcc 1,5%, Banca Carige 1%) ha dato via libera a quel piano, approvato dal consiglio di amministrazione di Fidi Toscana il 29 settembre e illustrato nella Giunta regionale del 24 ottobre. Il piano prevede l’equilibrio economico-finanziario dal 2023 anche senza il cambio di assetto societario, per effetto di una riorganizzazione sia sul fronte dei ricavi (con nuove soluzioni di finanza alternativa per le imprese, tra cui i minibond, e il rilancio del ruolo di intermediario) che dei costi (con la riduzione dei costi operativi e del personale). L’ipotesi, oggetto di trattativa con i sindacati, prevede il trasferimento di una parte dei dipendenti all’agenzia Sviluppo Toscana.

In corso la verifica dei requisiti dei quattro pretendenti

L’assemblea di Fidi è stata anche informata sull’avanzamento del progetto di selezione del nuovo socio industriale: l’advisor regionale Prometeia sta verificando i requisiti dei quattro soggetti che hanno manifestato l’interesse a entrare nel capitale – Finpromoter della Confcommercio; Italia Comfidi di Confesercenti; Artigiancredito e, a sorpresa, il gruppo industriale Intek-Kme di Vincenzo Manes – prima di definire la lettera di invito a presentare le offerte. Allo stesso tempo sono in corso gli incontri con i soci bancari per capire come strutturare l’operazione di vendita delle loro quote. La Regione, secondo quanto annunciato, manterrà una quota del 25-30%. La cessione del pacchetto di maggioranza di Fidi Toscana dovrebbe concludersi entro febbraio 2023.

Autore:

Silvia Pieraccini

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