La Fondazione Mps non ha intenzione di incrementare la sua partecipazione in Banca Mps, attualmente intorno allo 0,4%: lo ha affermato Carlo Rossi, presidente della Fondazione Mps, ospite della trasmissione ‘Piazza con Vista’ su Siena Tv. “Non abbiamo in programma di aumentare la partecipazione nella banca, siamo contenti così dopo aver partecipato all’aumento di capitale”, ha spiegato, osservando che i numeri del primo semestre della banca “hanno grande impatto, e vanno oltre le previsioni del piano industriale”.
La governance di Rocca Salimbeni, secondo Rossi, “ha messo a terra un risultato straordinario dopo 15 anni difficili e tristi, aiutato certo da una congiuntura favorevole per il sistema bancario”, ma l’utile netto di 619 milioni di euro non dovrebbe essere intaccato dalla tassa sugli extraprofitti. “Qualcuno la considera un’azione dirigistica – ha osservato – concordo e ho un giudizio assai negativo, non ha niente a che fare col mercato. Sembra che sia un furto se le banche guadagnano, sono imprese”.
Ipotesi museo per il patrimonio artistico ex Banca Mps
Il presidente della Fondazione Mps ha spiegato che è sul tavolo l’ipotesi di allestire un museo dedicato al patrimonio artistico di Banca Mps, passato alla Fondazione in virtù dell’accordo del 2021, in seguito alla proposta formulata nel maggio scorso dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, e ripresa in un incontro successivo al Ministero. “L’accordo del 2021 con la banca per l’utilizzo promozionale delle opere – ha detto – lo reputo un grande risultato, abbiamo tanti progetti per valorizzare l’ingente patrimonio a disposizione”.
In generale, secondo Rossi “dobbiamo essere attenti ai cambiamenti del territorio, con l’ambizione, lo dico in punta di piedi, di governarli: penso agli investimenti che stiamo facendo nell’agrolimentare, sulle scienze della vita, giovani, innovazione. Il tema su cui dobbiamo riflettere prossimamente è il dato delle disuguaglianze sociali, che è preoccupante e crescente anche nel nostro territorio”.