Il rendering del nuovo stabilimento Fosber a Pescaglia (Lucca)
Ha sede in un paesino della provincia di Lucca – Monsagrati nel piccolo comune di Pescaglia (3.300 abitanti) – e ora Fosber Italia, leader mondiale nella produzione di macchinari e linee per il cartone ondulato, ha trovato il modo di costruire sempre lì, dove impiega 380 persone, il nuovo quartier generale così da non penalizzare, o rischiare di perdere, le maestranze che abitano perlopiù nella zona. L’investimento previsto è di 45 milioni di euro. L’azienda fa capo al gruppo cinese Dong Fang quotato alla Borsa di Shenzhen.
Obiettivo: concludere i lavori entro il 2026
Il nuovo stabilimento, annunciato oggi, 29 febbraio, nella sede della Scuola Imt di Lucca alla presenza delle istituzioni dall’amministratore delegato di Fosber Group, Marco Bertola, nascerà dalla ristrutturazione di tre capannoni già acquistati (due in disuso, uno occupato da un’azienda che si trasferirà), su un’area di quasi 60mila metri quadrati, di cui 37mila coperti. “I lavori prevedono demolizioni e ricostruzioni e recupero di parte dei volumi esistenti – spiega Bertola – e dureranno circa due anni. Il nostro obiettivo è partire entro l’anno, così da finire entro il 2026”.
Crescita a doppia cifra nel 2023
Il quartier generale accoglierà i reparti progettazione, ricerca e sviluppo, assemblaggio, commercializzazione e logistica. L’ampliamento si è reso necessaria a seguito della forte crescita registrata dall’azienda negli ultimi anni, che l’ha portata a occupare spazi industriali in località diverse: nell’ultimo lustro Fosber ha raddoppiato le vendite, arrivando nel 2022 a 350 milioni di euro di ricavi consolidati (negli stabilimenti di Lucca, Vimercate, Pamplona e Green Bay), per il 95% all’export (il mercato principale è il Nord America, seguito da America Latina e Europa), con ebitda sopra i 50 milioni. Nel 2023 (il bilancio non è ancora approvato) la crescita è a due cifre, e dunque porterà vicino a 400 milioni di euro.
L’ecommerce spinge gli imballaggi in cartone
All’origine della crescita ci sono tre motivi, spiega Bertola: “L’attenzione al plastic-free ha incentivato la ricerca di packaging fatto con carta riciclata; l’automazione, l’innovazione tecnologica e le applicazioni di intelligenza artificiale hanno migliorato le performance delle nostre linee, che producono da 350 a 460 metri al minuto; il Covid ha incentivato il commercio elettronico che ha bisogno di scatole di cartone per le consegne”. A questo si aggiunge il fatto “che Fosber ha sempre avuto grande attenzione al cliente, attraverso la manutenzione preventiva e predittiva delle macchine e la diagnostica anche a distanza”.
Col nuovo stabilimento si potrà arrivare a raddoppiare il fatturato
Il nuovo stabilimento, che avrà pannelli solari sul tetto e sarà fatto con materiali a basso impatto ambientale, darà ulteriore spinta all’attività: “Per avere maggiore efficienza – conclude il ceo – dobbiamo avere tutte le realtà aziendali concentrate in un’unica sede. Col nuovo stabilimento potremo gestire un fatturato doppio rispetto a quello attuale, penetrando in nuovi mercati con nuove linee di prodotto”. Anche l’occupazione, naturalmente, è destinata a crescere.
Silvia Pieraccini