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03 novembre 2022

Investimenti e disservizi, un anno di Autolinee Toscane

Confermato l’impegno a ringiovanire la flotta dei bus e ad assumere nuovi autisti. Ancora troppe corse saltate a Firenze.

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Nel suo primo anno di gestione del Tpl su gomma in regione, Autolinee Toscane ha effettuato l’acquisto di 200 nuovi bus e l’assunzione di 312 nuovi conducenti, mentre entro il 2025 saranno acquistati 1.200 nuovi bus, con un investimento di circa 240 milioni di euro. Sono questi i dati presentati, in un evento alla Fortezza da Basso, dall’azienda del gruppo Ratp, che a un anno dal subentro (1 novembre 2021) fatica enormemente a mantenere le aspettative di miglioramento del servizio che avevano accolto il cambiamento di gestione.

A un anno di distanza dal passaggio di consegne, dopo il lungo contenzioso in sede amministrativa che l’ha vista opposta ai gestori precedenti, Autolinee Toscane parla oggi di “un subentro alla cieca, senza una transizione ordinata, frenato e reso complicato dalla mancata consegna di dati completi su tratte e passeggeri”, e inoltre “ereditando un parco macchine vecchio (media di 12 anni) e in parte da rottamare, con inevitabili disservizi, aggravati dalle ondate Covid, dalla crisi internazionale e dalle difficoltà dovute al caro energia”.

Ancora criticità per la carenza di autisti

“A causa delle condizioni di partenza, non vediamo ancora ovunque il cambiamento auspicato e permangono criticità”, ha ammesso il presidente Gianni Bechelli, secondo cui “dobbiamo cominciare a rivedere il servizio e fare in modo che, pur nelle condizioni date, si possa migliorare ed evitare il maggior numero possibile di corse saltate”, che sono il 2,5% a livello regionale, ma toccano la punta dell’8% a Firenze. Sotto accusa il mancato passaggio di 307 conducenti al nuovo gestore, ma a detta dei sindacati altri autisti stanno lasciando l’azienda. “Per parte dei problemi che abbiamo dobbiamo ricorrere spesso agli straordinari, non possiamo negarlo”, ha detto Bechelli, sottolineando al contempo le 170 richieste di partecipazione al programma Accademia. “Con loro finalmente daremo una risposta ai disservizi che registriamo soprattutto nelle aree metropolitane”, sostiene.

Del resto la carenza di conducenti non è un problema solo toscano, secondo quanto ammesso alla Fortezza da Nicola Biscotti, presidente di Anav, l’Associazione del trasporti di passeggeri con autobus di Confindustria. “Il problema dell’emorragia di autisti c’è dappertutto, e con tutti i tipi di stipendio. C’è un problema sociale: il mestiere di autista 20 anni fa era un punto d’arrivo per molti giovani, oggi non è più importante. Abbiamo sollecitato il Parlamento a incentivare l’acquisizione delle patenti, ma bisogna andare oltre, coinvolgendo anche il ministero dell’Istruzione. Questo è un tema che diventerà impattante nei prossimi anni”.

Nuovo logo, nuovi bus: in futuro Avm in tutta la Toscana

Nel primo anno di gestione Autolinee Toscane, che nell’evento in Fortezza ha anche presentato il nuovo logo At, ha messo in campo complessivamente 40 milioni di euro per acquistare 200 nuovi bus, anticipando al primo anno gli investimenti previsti nei primi due, a cui si aggiungono i 60 bus noleggiati dal primo giorno di gestione. Nelle officine sono stati svolti 181.242 interventi di manutenzione, cioè 15.000 interventi mensili, 65 su ogni autobus in media, su un parco mezzi anziano e più suscettibile ai guasti.

At ha inoltre introdotto un nuovo sistema di vendita digitale e controllo tramite codice fiscale: 316.070 gli iscritti al portale, e 558.140 gli abbonamenti fatti, oltre agli oltre 18 milioni di biglietti venduti. Per il futuro è prevista l’introduzione di innovazioni, come un futuro ecosistema digitale per il passeggero, concludere la sperimentazione e attivare il sistema Avm che consentirà di dare informazioni in tempo reale sui bus in tutta la Toscana e, in accordo con la Regione, introdurre nuove paline elettroniche.

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