La nave rigassificatrice Olt Offshore Lng Toscana
La nave rigassificatrice Olt Offshore Lng Toscana, dal 2013 ormeggiata a 22 chilometri al largo della costa tra Livorno e Pisa, dove trasforma il metano dalla forma liquida a quella gassosa e lo immette nella rete nazionale attraverso un gasdotto lungo 36,5 km, potrà operare in modo affidabile fino al 2044. L’allungamento di 20 anni della vita utile del terminale galleggiante è stato ‘certificato’ dal Rina, il Registro navale italiano, dopo gli interventi realizzati in cantiere l’anno scorso, fa sapere la società controllata da Snam e Igneo Infrastructure Partners che detiene proprietà e gestione commerciale della nave.
L’autorizzazione a operare di Olt e di Italis
Resta ferma la concessione demaniale per 40 anni rilasciata a Olt nel 2008: fino al 2048 il terminale livornese è dunque autorizzato a operare nel mar Tirreno. Ancora incerto, invece, è il destino dell’altra nave rigassificatrice ormeggiata in Toscana, la Italis Lng sempre di proprietà Snam che opera nel porto di Piombino, la cui autorizzazione scadrà nel luglio 2026.
Aperto il bando per assegnare la capacità di gas liquido di Olt
Intanto Olt – che ha una capacità di rigassificazione autorizzata per 5 miliardi di metri cubi all’anno – ha pubblicato la capacità continuativa disponibile per il conferimento annuale e pluriennale dall’anno termico 2027-2028 a quello 2044-2045, offerta in slot da 165mila metri cubi liquidi: 29 slot negli anni termici 2027-2028 e 2028-2029; 31 slot dall’anno termico 2029-2030 all’anno termico 2043-2044; sette slot nell’anno termico 2044-2045. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro il 1 aprile 2025.
Silvia Pieraccini