foto di Steve McCurry for Stefano Ricci
Ancora un rafforzamento produttivo per Stefano Ricci, il marchio fiorentino di abbigliamento maschile di fascia alta che, dopo aver acquisito la sartoria aretina Petrarca Confezioni (che conta 70 persone), ora si è assicurato il pantalonificio Chimera, sempre ad Arezzo, terzista per vari marchi. Chimera conta una ventina di sarte, che nei mesi scorsi sono state formate dalla nuova proprietà per raggiungere gli standard produttivi del marchio Stefano Ricci.
Il primo trimestre 2024 chiude a +10%
“Sia nel caso di Petrarca che di Chimera il valore è dato dalle persone che ci lavorano”, spiega Niccolò Ricci, amministratore delegato dell’azienda guidata col fratello Filippo, direttore creativo, e fondata dal padre Stefano e dalla madre Claudia. La famiglia Ricci oggi, 27 maggio, ha presentato a Milano la collezione per la primavera/estate 2025 che sarà esposta al prossimo Pitti Uomo (11-14 giugno) a Firenze e ha fatto il punto sull’andamento 2024. “Nel primo trimestre dell’anno – ha spiegato Niccolò Ricci – abbiamo registrato un ulteriore incremento del 10% rispetto allo stesso periodo 2023, che è stato per noi un anno record, chiuso con un fatturato di 216 milioni e un ebitda sui 45 milioni, pari al 21%. Nonostante una situazione geopolitica particolarmente complessa continuiamo a investire per avere una produzione di assoluta qualità, e confermiamo le prossime aperture di negozi a Hong Kong Ritz Carlton, Ho Chi Minh City e Houston”.
Gli addetti arrivano a 800 tra produzione e negozi
Con l’ingresso degli addetti delle due aziende aretine, i dipendenti del Gruppo Stefano Ricci arrivano a 800 tra la produzione tutta made in Italy e la rete retail internazionale. A breve entrerà in funzione il nuovo stabilimento di logistica (4.000 mq) nell’area di Firenze-Peretola e la sartoria sarà trasferita da Firenze nel quartier generale di Fiesole, per rendere più efficiente il ciclo produttivo.
La nuova collezione ambientata in Cambogia
La nuova collezione – oggetto di una campagna d’immagine ambientata in Cambogia e scattata dal grande fotografo Stee McCurry, è ispirata dallo spirito dell’esplorazione, con colori che vanno dai toni naturali della terra ai verdi della foresta ai grigi dei templi di Angkor e i blu colore del cielo cambogiano che si riflette nel Mekong. Alcuni capi sono in fibre naturali come cotone e cotone-lino, mentre i capi più tecnici permettono al corpo di adattarsi alle condizioni climatiche più estreme. Stefano Ricci prosegue anche il progetto legato alla sostenibilità: grazie all’accordo con Wild Earth Allies il marchio pianterà 5.000 alberi per restaurare una parte di foresta in cui torneranno a vivere gli elefanti asiatici e formerà il personale che controllerà questi animali.
La proprietà resta tutta familiare
La proprietà dell’azienda fiorentina resta tutta familiare: “Abbiamo ancora tanti progetti da sviluppare quest’anno e il prossimo – conclude Niccolò – dobbiamo fare un altro salto in avanti prima di pensare a nuovi assetti”.
Silvia Pieraccini