I rappresentanti delle aziende fondatrici di Confindustria Pistoia.
Ottanta anni fa nasceva, anzi rinasceva, Confindustria Pistoia (esistente dagli anni ’20), in un contesto particolarissimo – “c’erano macerie ai lati delle strade, il 55% delle case del centro storico era lesionato se non distrutto, si contavano quasi 200 morti in città” – oggi gli industriali pistoiesi celebrano una lunga storia, fatta di tanti cambiamenti e conquiste, se alcuni rappresentanti di quelle imprese fondatrici continuano a operare con successo anche sui mercati internazionali.
Dall’associazione passa la storia della città
Potrebbe essere in quelle macerie evocate dallo storico Claudio Rosati e nelle testimonianze di chi ha avuto e ha ruoli di primo piano nell’impresa contemporanea, la sintesi migliore dell’evento che si è svolto il 16 gennaio 2025, nella sede di Confindustria Pistoia, per ricordare gli 80 anni di attività. “Il 31 ottobre del 1944 si tenne la prima assemblea per la ricostituzione dell’associazione alla presenza di 88 titolari di altrettante aziende, il 16 dicembre la vera e propria ricostituzione, alla presenza del notaio, con il primo presidente Vincenzo Gradi e i suoi due vice, Mario Corradi e Lorenzo Cecchi – ha spiega ancora Claudio Rosati -. Alcuni mesi più tardi, alla prima assemblea dell’associazione del 30 maggio del ’45, le aziende sono già 453: un dato che dà l’idea di un’associazione vivace e subito in crescita”.
E all’evento celebrativo, nella sede di piazza Garibaldi, nello storico palazzo acquistato nel ’56, c’erano alcuni figli o nipoti di quanti sottoscrissero l’atto fondativo, e che sono sempre rimasti iscritti alla loro associazione. La storia di Confindustria a Pistoia, o meglio la storia dell’industria pistoiese tout court, è inevitabilmente legata ad alcune famiglie di imprenditori: “Ci sono state e ci sono famiglie davvero molto capaci, che hanno dato continuità nel tempo basandosi soprattutto su questa caratteristica la propria forza, che però non deve tradursi in limite”, spiega ancora Rosati. E, infatti, negli anni l’ampliamento di alcune aziende coincide anche con una crescita che va oltre la famiglia stessa.
Già presente a Pistoia negli anni ’20
“Ci siamo interrogati su quale fosse la giusta chiave di lettura da dare a questa ricorrenza – ha affermato Marcello Gozzi, direttore di Confindustria Toscana Nord – e ci è sembrato che il taglio storico fosse il più appropriato, per ricostruire quei giorni e anni in cui, con enorme fatica, le imprese stavano cercando di superare la catastrofe del conflitto bellico. Per questo motivo ne abbiamo affidato a Claudio Rosati, storico e profondo conoscitore dell’economia cittadina, una ricostruzione filologica che si basa sulle parole dei nostri padri fondatori conservate nei libri sociali dell’organizzazione, a rifarsi dal 1944”. Sì perché della vecchia organizzazione, esistente dagli anni ’20, non era rimasto più nulla: devastata la sede, dati alle fiamme atti e verbali.
La giornata celebrativa è stata chiusa dalle parole di Federica Landucci, presente alla cerimonia sia come azienda fondatrice che come presidente dell’Associazione: “Per noi questo duplice riconoscimento giunge in un momento particolarmente significativo; la Landucci compie quest’anno i cento anni di vita. Di questi, 80 li abbiamo passati da soci degli industriali. Se devo descrivere la nostra forza, è quella di essere un’impresa familiare, come tante altre rappresentate qui in sala, che è giunta alla sua quarta generazione affermandosi come azienda leader che esporta i prodotti in tutto il mondo senza mai spostarsi dalla città in cui è nata e anche grazie alla sapienza delle maestranze, principalmente pistoiesi”.
Alla manifestazione erano presenti i rappresentanti delle aziende fondatrici dell’associazione: Bolognini Imballaggi Industriali, F.lli Polli, Gadar, Hitachi, Kme, Landucci, Mazzei Manufactoring, Mgm, Pastificio Chelucci, Pastificio Palandri, Ricciarelli, Rosi Leopoldo, Spival, Tipografica Pistoiese.
Paolo Vannini