Nella prima metà di dicembre una nuova azienda toscana sarà quotata in Borsa, al mercato Euronext Growth Milan di Piazza Affari: si tratta di Erredue, azienda di Livorno che produce elettrolizzatori per la generazione di idrogeno pulito, e generatori di altri gas come azoto e ossigeno per applicazioni industriali, di laboratorio, medicali, e per le nuove applicazioni relative alla transizione energetica. Nel 2021 i ricavi di ErreDue (prodotti per l’80% sui mercati esteri) sono risultati pari a 11,1 milioni di euro, in crescita del 56,1% rispetto all’anno precedente, con un Ebitda di 4,4 milioni e un utile netto di 2,3 milioni. Dei 74 dipendenti, 22 sono soci dell’azienda.
L’Ipo, per la quale Imi Intesa Sanpaolo è global coordinator e joint bookrunner insieme a Cfo Sim, prevede un’offerta complessiva di 1,7 milioni di azioni, di cui 1,25 milioni di nuova emissione e 450mila messe in vendita. Il range di prezzo è compreso tra 12-14 euro, per una capitalizzazione della società post-operazione tra i 75 milioni e gli 87,5 milioni di euro. Il flottante dovrebbe attestarsi al 27,2% prima dell’eventuale esercizio dell’opzione greenshoe per stabilizzare le quotazioni del titolo, e al 30% in caso di esercizio. Il bookbuilding è iniziato, e secondo quanto riporta Mf-DowJones c’è interesse sia dall’Italia sia da fuori i confini nazionali, con un ordine importante dall’estero già pervenuto.
Obiettivo: un mercato da migliaia di miliardi
Se quella dei generatori di gas tecnici per laboratorio è una piccola nicchia di mercato da quasi 400 milioni di euro di giro d’affari a livello mondiale nel 2021, con la prospettiva di raggiungere oltre 600 milioni di euro per il 2027, il mercato globale dell’idrogeno ha numeri completamente diversi, e la quotazione in Borsa è vista da Erredue, fondata nel 2000, come la chiave per la crescita. “Noi prevediamo uno sviluppo molto sostenuto, a partire dal 2023, è un mercato globale di migliaia di miliardi e noi abbiamo l’obiettivo di intercettare una percentuale di questa crescita, grazie anche ai progetti del Pnrr”, ha dichiarato Enrico D’Angelo, presidente e amministratore delegato di Erredue, in un articolo pubblicato su Centro de Il Sole 24 Ore.
Le tecnologie di Erredue per la produzione di idrogeno sono alimentate con il surplus delle Fer, ossia le quote di energie rinnovabili in eccesso. Nel 2020 l’azienda ha avviato il progetto di sviluppo di una cella innovativa di grandi dimensioni adatta a realizzare un elettrolizzatore alcalino di potenza di 1 MW, con possibilità di installazioni modulari in impianti fino a 3 MW. Nel 2023 Erredue trasferirà tutti gli impianti produttivi in un’area di 25.000 mq a Livorno, aumentando la sua capacità produttiva soprattutto nel segmento legato ai grandi impianti: lì saranno prodotti infatti i nuovi elettrolizzatori da 1 MW e oltre, con l’obiettivo di produrre venti impianti all’anno entro il 2027.