Compie 50 anni e finanzia un progetto sociale, in linea con la sua missione istitutiva, il Cogefis, fondo nato nel 1974 dall’accordo tra Unione Industriale pratese (oggi Confindustria Toscana nord) e sindacati Cgil, Cisl e Uil per realizzare servizi sociali a favore dei lavoratori dell’industria pratese. Il fondo era alimentato dal versamento da parte delle aziende dell’1% della retribuzione ordinaria dei dipendenti; dagli anni Ottanta quel meccanismo è stato superato da altre forme di sostegno al welfare, ma il fondo – e il suo Comitato di gestione – resistono e sono attivi nell’aiuto della comunità.
Donati 20 defribillatori ad aziende pratesi
Il cinquantenario è stata l’occasione non solo per rinnovare il presidente – Marco Bucci, segretario Cisl Firenze-Prato, che prende il posto di Fabia Romagnoli – ma anche per donare 20 defribillatori ad altrettante aziende pratesi. La prima è la tintoria Ma.Vi. nel Macrolotto 1. Oltre a donare i dispositivi, Cogefis ha organizzato anche la formazione necessaria per utilizzarli, grazie alla collaborazione con la Asl Toscana Centro, e ha posto le basi per facilitare i successivi aggiornamenti da parte delle aziende. “Salute e sicurezza devono essere priorità assolute in azienda e vanno declinate in tutte le modalità possibili, inclusa la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di emergenza”, afferma Rodolfo Zanieri, coordinatore Uil di Prato. “Il significato di Cogefis – aggiunge – è la collaborazione fra sindacato e imprese finalizzata al bene comune. Dopo cinquant’anni a Prato ci crediamo ancora e non a caso Cogefis, a differenza di altre realtà analoghe nate negli anni Settanta, continua a esistere.”
Formazione, asili nido, mense aziendali e ricerca finanziati dal fondo
Tra gli interventi finanziati negli anni con (ingenti) risorse Cogefis ci sono corsi di formazione professionale, realizzazione di asili nido, contributi per il trasporto pubblico, medicina del lavoro, prevenzione infortunistica, istituzione di mense aziendali, ricerca; nel triennio 2022-2024 Cogefis ha finanziato, assieme al Comune di Prato, le indagini periodiche dell’Osservatorio del mercato del lavoro, aprendo la strada a questo genere di studi che sono di particolare interesse per il territorio.
Silvia Pieraccini