Sette grossi sacchi di juta contenenti centinaia di cartoline – diecimila, secondo gli organizzatori – per chiedere alla Regione Toscana di revocare l’aumento dell’addizionale regionale Irpef: l’iniziativa della Cisl Toscana cerca di riaprire il dibattito sulla revisione delle aliquote, rimasto invero a uno stadio embrionale. “Ci sembra ingiusto che una parte dei cittadini toscani non riescano neppure a vedere i benefici della riduzione del cuneo fiscale ottenuto a livello nazionale, perché interamente mangiato dall’aumento dell’addizionale regionale, come sta avvenendo dall’1 gennaio”, attacca Silvia Russo, segretaria generale regionale.
L’addizionale regionale per chi ha il domicilio fiscale in Toscana è stata ritoccata per i redditi 2024: in sede di dichiarazione dei redditi saranno calcolate le nuove aliquote Irpef. Alcuni scaglioni di reddito restano invariati (fino a 15.000 euro – addizionale regionale Toscana 1,42%; da 15.001 a 28.000 euro – addizionale regionale 1,43%; in entrambi non ci sono aumenti rispetto al 2023), altri mutano: da 28.001 a 50.000 euro – addizionale regionale toscana 3,32% (ma era 1,68% nel 2023); reddito oltre 50.001 euro – addizionale regionale toscana 3,33% (era all’1,73% nel 2023).
“Verifichiamo gli sprechi, non aspettiamo il payback”
“Questa addizionale regionale – ha ricordato Russo – è stata messa per sistemare un buco di bilancio della sanità. Noi ritenevamo allora e riteniamo anche adesso, visto che ormai l’abbiamo provata e sperimentata sulla nostra pelle, che occorra trovare soluzioni diverse. Le soluzioni diverse non sono solo di aspettare il payback, perché purtroppo questa soluzione potrebbe non arrivare mai”. Per Russo, dunque, bisogna “innanzitutto andare a verificare se nella sanità ci sono sprechi o se ci sono situazioni in cui si possono utilizzare al meglio le risorse. Poi, si deve verificare se ci sono altri altri settori da cui si può recuperare le somme che mancano. Le soluzioni bisogna trovarle con il confronto, è quello che abbiamo detto fin dall’inizio: questo confronto non c’è mai stato”.
Qualche spiraglio per parlarsi, comunque, c’è ancora: al termine del presidio di protesta in piazza Duomo, la delegazione Cisl che ha consegnato le cartoline alla Regione è stata ricevuta dalla segreteria del presidente Eugenio Giani, il quale ha fatto sapere “che ci incontrerà – ha detto Russo – per parlare anche di questo problema”, e che “si è caricato di questo problema nella discussione che c’è stata nella maggioranza sul bilancio, ma che non è stato possibile farlo, anche alla luce del fatto che si tratta dell’ultimo della legislatura. E ci ha assicurato che intende incontrarci, con le altre organizzazioni sindacali, per parlarne”. (lt)