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24 aprile 2025

Siena, sempre più attrattiva (per i turisti)

Crescono gli stranieri nella città del Palio, ma non tutto il territorio miete successi.

Carlo Pellegrino
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Nove stanze occupate su dieci disponibili nelle strutture alberghiere. E’ iniziato sotto i migliori auspici il lungo ponte di primavera per la provincia di Siena, anche grazie a condizioni meteo favorevoli e non del tutto attese.

Non si ferma la crescita del turismo straniero

 “Chi aveva prenotato sulla costa è stato scoraggiato dalle previsioni meteo – sottolinea Rossella Lezzi, presidente Federalberghi Siena – e questa situazione ha quindi finito per favorire l’interno. Parliamo soprattutto di stranieri, la presenza dei quali sta compensando le incertezze degli italiani. Francesi e spagnoli in maggioranza, ma stanno arrivando anche asiatici, soprattutto giapponesi e coreani. E poi i brasiliani, che amano profondamente la Toscana”.

La presidente di Federalberghi Siena Rossella Lezzi.

“Ne emerge un quadro assai positivo – rileva la presidente di Federalberghi – con il 90% di camere occupate.  Bene la città di Siena, molto bene la Valdorcia sulla quale il marketing di Toscana Promozione è stato eccellente. Bene poi la Valdichiana e in particolare per Montepulciano, con un grande lavoro del Consorzio del Vino Nobile. I consorzi dei vini stanno facendo ottime campagne di comunicazione e anche per il Chianti sono stati giorni positivi”. Un’unica eccezione: l’Amiata. “Maluccio la montagna – conferma Lezzi – ma bisogna considerare che qui il turismo è invernale, con la neve, o estivo, per cercare refrigerio”.

Ecco chi è il turista che sceglie Siena

Per quanto il viaggiatore della provincia di Siena sia piuttosto variegato, un identikit è possibile. “Sicuramente le famiglie, magari con i bambini piccoli – osserva ancora la presidente – tendono a preferire l’arte del capoluogo. Le coppie invece puntano più sulla provincia, dove fanno forte l’enogastronomia e il turismo ambientale”. Con buone prospettive anche per il Primo Maggio: “Se il meteo regge credo che i numeri saranno ancora buoni”.

Il territorio conosciuto anche per il turismo termale

C’è poi un turismo nel turismo, quello termale, profondamente radicato nella provincia di Siena. Per Massimo Caputi, presidente Confindustria Toscana Sud Alberghi e presidente nazionale Federterme, nonché presidente di Terme & Spa Italia (di cui fa parte anche Chianciano Terme Spa), sospira: “Sette anni fa la Regione Toscana ha deciso che le terme non fossero un settore strategico. Ma fortunatamente ora la situazione sta cambiando, c’è una nuova sensibilità e anche la Toscana sta seguendo l’esempio dell’Emilia Romagna che del turismo termale ha fatto un pilastro. Il viaggiatore vuole vivere di più, vuole vivere meglio e le terme possono aiutarlo”.

Massimo Caputi, presidente Confindustria Toscana Sud Alberghi e presidente nazionale Federterme.

Caputi, che è anche vicepresidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, non vede di buon occhio il lungo ponte primaverile: “Per gli operatori non mi pare un grande affare – dice – feste troppo lunghe e troppo attaccate. In provincia di Siena la Pasqua è andata bene, ma è difficile pensare che chi è stato qui nell’ultimo weekend tornerà a breve”. Di sicuro l’operazione rilancio deve andare avanti: “Toscana Promozione lavora bene – spiega Caputi – e anche Confindustria sta dando un supporto significativo.  La situazione di Chianciano, ovviamente, è particolare, perché risente di decenni di crisi e di un grande numero di hotel non più adeguati al numero di turisti. Oggi gli alberghi sono vuoti e vanno all’asta, ma non si può pensare di fare turismo senza strutture che siano di qualità. Non parlo del lusso, ma di hotel adeguati a soddisfare le esigenze del 95% dei turisti italiani”.

E il settore fatica trovare giovani con formazione adeguata

Ci sono poi problemi strutturali nel settore turistico che meritano una riflessione approfondita. “Tra le questioni più urgenti da affrontare – conclude il presidente Confindustria Toscana Sud Alberghi – la formazione e la disponibilità del personale. Ci sono sempre meno giovani invogliati verso il turismo e non è più rinviabile l’attivazione di una scuola di alta formazione: siamo nella fase di valutazione delle possibili location. E in alcune zone, a partire dalla città di Siena, c’è il gravissimo problema delle case dei lavoratori turistici, sempre di meno e sempre più costose”.

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Carlo Pellegrino

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