Bilancio 2022 positivo per Banca Alta Toscana e Banca Centro Toscana Umbria, due delle 13 Bcc toscane della Federazione regionale delle banche di credito cooperativo, e dunque nel gruppo Iccrea. Novità anche per un’altra Bcc toscana di Iccrea, la Banca di Anghiari e Stia, che ha annunciato la prossima apertura di una filiale a Olmo, frazione di Arezzo che è rimasta senza uno sportello bancario, per effetto dei processi di desertificazione bancaria degli ultimi anni.
Utile 2022 record per Banca Alta Toscana
Banca Alta Toscana ha chiuso il bilancio 2022 con un utile netto record di 12,6 milioni di euro, più che quadruplicato rispetto al 2021. La raccolta complessiva è cresciuta del 22%, attestandosi a 1,8 miliardi di euro. Anche gli impieghi lordi a clientela evidenziano una variazione positiva del 18%, raggiungendo quasi 1 miliardo. Nel corso del 2022 la Bcc ha proseguito nella cessione di sofferenze e di inadempienze probabili, con un tasso di crediti deteriorati lordi ora al 3,4%. Il Cet 1 Capital ratio è del 18,9%.
Il 2022 è stato l’anno in cui è giunto a completamento l’incorporazione di parte di Vival Banca, operazione che ha rafforzato la presenza di Banca Alta Toscana nell’area pistoiese. “Siamo impegnati in un processo di modernizzazione della Banca, procedendo però nel solco della nostra tradizione, orientata dalla attenzione alla persona ed alle esigenze di ognuno”, afferma il direttore generale Tiziano Caporali, che conferma la politica di “ingenti accantonamenti prudenziali e attenzione alle imprese e alle famiglie del territorio, in una fase economica caratterizzata da tanti fattori di incertezza, a partire dall’inflazione che colpisce maggiormente i nuclei a basso reddito”.
Banca Centro, raggiunti gli obiettivi del piano triennale
Anche Banca Centro Toscana Umbria archivia l’esercizio 2022 in positivo. L’utile lordo è di oltre 6,4 milioni di euro: la raccolta globale raggiunge 3,06 miliardi contro i 2,23 miliardi del 2021, e gli impieghi netti a clientela si posizionano a 1,65 miliardi contro gli 1,23 miliardi del 2021. Col 2022 si è chiuso anche il primo triennio dalla nascita di Banca Centro Toscana Umbria “con tutti gli obiettivi economici e patrimoniali di piano industriale rispettati”, afferma l’istituto, che ha rilevato l’altra parte di Vival Banca.
“Oltre alla buona redditività – afferma il direttore generale Umberto Giubboni – ci siamo impegnati, come fatto da sempre, sul presidio dei rischi nel loro complesso ed in particolare quello di credito. In tre anni abbiamo ridotto l’incidenza dei Npe di oltre il 60% e nel contempo mantenuto elevati i livelli di coverages. Un esempio è quello sulle sofferenze, che nonostante gli incassi e le cessioni effettuate mostrano coperture di oltre il 75% ed una incidenza netta dello 0,30%”.