I Comuni toscani guardano con preoccupazione agli effetti futuri della manovra di bilancio varata dal Parlamento: questo il messaggio emerso nell’incontro annuale sul tema organizzato da Anci Toscana per sindaci, amministratori e funzionari. “E’ iniziata di nuovo la stagione dei tagli – ha dichiarato il direttore di Anci Toscana, Simone Gheri -, speriamo che non si continui anche per il 2026 e il 2027. Il 2025 lo si riesce a scavalcare, ma se sugli anni prossimi continuiamo su questa strada incominciamo a vedere un po’ di difficoltà”.
Non tutto è negativo, ammettono i Comuni: “Ci sono anche aspetti positivi – sottolinea il delegato per la Finanza locale di Anci Toscana e sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli -, come i fondi per i minori non accompagnati, e abbiamo vinto la grande battaglia per scongiurare il blocco del turnover dei dipendenti; ma resta la grande preoccupazione per il taglio sugli investimenti e sulla spesa corrente. Non vogliamo tornare al periodo buio del patto di stabilità: ora dobbiamo fare squadra, al di là dei colori politici, e fare pressione sul governo perchè ci venga incontro con nuove risorse”.
Impatto sul sociale (e sulla gestione del Pnrr)
Su scala nazionale, il taglio per la spesa corrente ammonta complessivamente a 1,35 miliardi di euro, mentre la riduzione dei contributi per gli investimenti, di 3,2 miliardi, grava in particolare su piccoli Comuni, programma per la qualità dell’abitare, piccole opere. Secondo i tecnici, inoltre, questo rende difficile la gestione delle opere del Pnrr una volta attuati i progetti.
“L’impatto è forte”, ammette Mario Nispi Landi, presidente della Corte dei Conti, sezione regionale Toscana. “Ci sono da una parte alcune risorse che vengono implementate, ma ci sono anche forti riduzioni di spesa e tagli”, sostiene, sottolineando che il settore col più forte impatto è il sociale. “E’ vero che in parte i tagli possono essere compensati da alcuni interventi del Pnrr ma è tutto da vedere”, spiega Nispi Landi, osservando che quelli sono interventi nel lungo periodo, mentre le riduzioni di risorse hanno conseguenze nell’immediato.
“Tutto questo – ha aggiunto il magistrato contabile – impatta in particolare sui bilanci della Regione Toscana. La regione è tra quelle col più alto tasso di anzianità della popolazione e ciò impatta sulle competenze degli enti locali in materia di assistenza. Ha una fortissima capacità attrattiva per l’immigrazione e anche queste sono competenze che impattano sui bilanci degli enti locali. La Toscana ha poi un’ottima organizzazione amministrativa”. (lt)