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17 febbraio 2024

Crollo nel cantiere Esselunga di Firenze, i morti salgono a cinque

Giornata di lutto in Toscana con minuti di silenzio, eventi cancellati, bus listati a lutto. “Una tragedia immane”, dice l’appaltatore Aep.

Silvia Pieraccini

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L’epilogo più drammatico che si potesse immaginare si è avverato: i due operai dispersi sotto il crollo del cantiere “maledetto” di via Mariti a Firenze, dov’è in costruzione un supermercato Esselunga, sono morti. Un corpo è stato estratto dalle macerie dai vigili del fuoco, l’altro a 33 ore dal crollo ancora non è stato individuato ma, a questo punto, non ci sono più speranze di trovare l’operaio in vita.

Salgono dunque a cinque le vittime dell’incidente sul lavoro più tragico che Firenze ricordi: si tratta di un italiano, Luigi Coclite, 60 anni, abruzzese residente a Collesalvetti (Livorno), un tunisino di 54 anni e tre marocchini, tra cui uno di 24 anni e uno di 43.

Giornata di lutto in Toscana

Oggi, 17 febbraio, a Firenze e in Toscana è stato il giorno del lutto, con una commemorazione delle vittime in piazza della Signoria, bus e tram listati a lutto, negozi che hanno abbassato le saracinesche per qualche minuto, eventi annullati, dichiarazioni di cordoglio e di sgomento della politica e delle istituzioni.

Nessuna novità sul fronte dell’inchiesta – il fascicolo aperto dalla Procura di Firenze, al momento senza indagati, è per crollo colposo e omicidio colposo – se non gli interrogatori delle ditte impegnate nei lavori, finalizzati a capire anche quanti subappaltatori erano presenti nel cantiere e di chi erano dipendenti i lavoratori coinvolti nel crollo. L’impresa appaltatrice, la lombarda Aep (Attività Edilizie Pavesi) che nel 2022 ha fatturato 33,1 milioni di euro, in una nota ha definito l’incidente “una tragedia immane”: “E’ il momento del silenzio e del dolore – prosegue l’impresa – siamo a completa disposizione delle autorità, per assicurare tutte le condizioni atte a fare chiarezza su questo drammatico incidente”. I tre feriti, tutti rumeni, sono ricoverati all’ospedale fiorentino di Careggi e non sono in pericolo di vita.

Divieto di sorvolo sull’area del cantiere

Intanto sull’area del cantiere di via Mariti è stato istituito il divieto di sorvolo a velivoli (anche a droni) fino a 300 piedi sopra il livello del suolo, a causa della presenza delle grandi gru, che sono state posizionate per le ricerche dell’ultimo disperso e anche per la rimozione delle macerie.

Autore:

Silvia Pieraccini

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