Un piccolo scrigno nel centro di Firenze, a 300 metri da piazza del Duomo: è l’ex teatro dell’Oriuolo, riqualificato dal Comune e assegnato con un bando nel 2024, dopo 30 anni di chiusura, all’Istituto Europeo di Design, che vi ha realizzato un polo delle arti digitali e visive per i suoi studenti.
Un programma di eventi
Ora quello spazio, formato da due edifici e un giardino, si apre alla città, in linea con quanto fissato dal bando comunale che prevede di organizzare attività sulle arti visive per “mantenere vivo e partecipato lo spazio”. Il programma di eventi si chiama ‘Campo Aperto’ e per adesso prevede una mostra di abiti (dal 3 aprile al 22 maggio) realizzati dagli studenti Ied pensando a nuove forme per abitare il corpo, a partire dalla rilettura del progetto di architettura radicale di Archizoom ‘Vestirsi è facile. Dressing design‘; due-giorni di dialoghi in giardino (Garden talks 13-14 maggio) con professionisti dell’arte, design e moda sulla necessità dell’interdisciplinarietà per affrontare problemi come la sostenibilità, la giustizia sociale e l’innovazione; una retrospettiva sul grafico Stefano Rovai (25 giugno-18 luglio) in collaborazione con Why Festival, con una selezione di manifesti scelti dall’autore. In programma c’è anche un evento in occasione del Pitti Uomo di giugno.
Design, arte, moda e comunicazione si contaminano
“Il progetto Campo Aperto vuole allargare le vedute – ha spiegato la direttrice Ied, Benedetta Lenzi – attuando uno sconfinamento delle discipline e mettendo in relazione i nostri studenti con aziende, istituzioni e tutti i soggetti che fanno produzione culturale. Non vogliamo fare un progetto autoreferenziale ma sperimentare nuove possibilità, superare i limiti e pensare al futuro con occhi nuovi”. Mostre e incontri saranno aperti al pubblico e si terranno in italiano e in inglese.
Silvia Pieraccini