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20 dicembre 2024

Emendamenti a pioggia, passa la manovra regionale di bilancio

Giani presenta atti last minute proposti da FdI e Fi, la Lega protesta ed esce dall’aula. Compromesso sugli affitti brevi.

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A suon di emendamenti, anche last minute, il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la manovra finanziaria per il 2025, composta da bilancio 2025-2027, nota di aggiornamento al documento di economia e finanza regionale (Defr), legge di stabilità e relativo collegato per l’anno a venire. Un pacchetto che vale circa 12,3 miliardi, di cui circa 8 miliardi per la sanità,e che come preannunciato non ritocca al ribasso – come auspicato – l’addizionale Irpef alzata un anno fa. “Siamo riusciti in un ragionevole lasso di tempo – ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani – ad approvare un bilancio da 10 miliardi con un miliardo dedicato agli investimenti e alla crescita, 70 progetti e un sostegno di 130 milioni alla politica dei fondi europei”.

E’ passato il maxiemendamento che conteneva 2 milioni di euro per la futura legge per la Toscana Diffusa, e i 10 milioni per abbattere le liste d’attesa. Non solo: Giani ha presentato un nuovo pacchetto di emendamenti collegati alla manovra direttamente durante la discussione in aula. “Mi sono permesso – ha spiegato il governatore – approfittando del fatto che solo il presidente può presentare emendamenti fino a un momento prima della votazione, di portare alcuni emendamenti presentati dalle forze di minoranza”.

L’opposizione si spacca sugli emendamenti last minute

Giani ha quindi accolto alcune richieste di Fratelli d’Italia e Forza Italia, tra cui il finanziamento a favore del Comune di Arezzo per l’intervento sul torrente Chiassa, le risorse per costruire a Pisa un centro per startup; il finanziamento per l’impianto sportivo nel Comune di Sillano Giuncugnano, in Garfagnana; il finanziamento per la fiera dei cavalli a Comano (Massa e Carrara) ulteriori 300 mila euro, aggiuntivi ai 2 milioni già previsti, a favore della legge sulla Toscana Diffusa, per promuovere un bando sui prodotti agroalimentari di qualità.

A fronte del voto favorevole della maggioranza (Pd-Italia Viva) e di quello contrario di FdI, Fi e M5s alla manovra di bilancio toscana, la Lega non ha partecipato al voto, abbandonando l’aula in segno di protesta per le modalità di presentazione degli ultimi emendamenti. “Diciamo no a questo metodo consociativista”, attacca la capogruppo leghista Elena Meini, secondo cui “chi dei Comuni rispetta le regole partecipa ai bandi e riceve contributi di massimo 400mila euro, chi bussa alla porta del presidente Giani prende 700mila euro per i campi sportivi, oppure 800mila euro per i prati. Stiamo incentivando i Comuni non ad amministrare, ma ad andare a bussare alla porta di Giani”. Il governatore, al contrario, canta vittoria: l’esito del voto “ci dimostra quanto sia solida la maggioranza di centrosinistra, che ha messo a tal punto in un angolo l’opposizione da arrivare a dividerla, c’è chi è rimasto a votare e chi se ne è andato”.

Approvati atti collegati per l’economia locale

Tra gli ordini del giorno presentati da FdI sono stati approvati quelli sui contributi ai Comuni per l’installazione di sistemi pubblici di videosorveglianza, dando priorità alle realtà con aziende orafe; uno in tema di sicurezza stradale; un altro che impegna la Giunta per l’attivazione di strumenti utili a migliorare la qualità dell’aria. Approvato all’unanimità un odg del Pd per la realizzazione di opere strategiche nel Valdarno fiorentino. Sì unanime anche ad alcuni odg della Lega tra cui un atto che chiede contributi contro il fenomeno dell’usura in Toscana, uno per incentivi ai datori di lavoro che assumono una donna in stato di gravidanza o madri con figli sotto i tre anni; per il supporto ai volontari dei Vigili del fuoco, un altro per la creazione di misure volte a salvaguardare e sostenere la manifattura del Panno del Casentino. Da parte della maggioranza gli atti collegati del Pd contro l’erosione costiera e per promuovere forme di sostegno economico al settore zootecnico agricolo; e quello di Iv su contributi di almeno 350mila euro a favore degli enti locali per la riqualificazione delle attività commerciali su aree pubbliche adibite ai mercati.

Un compromesso sugli affitti brevi

Per superare l’impasse causato dalla mole di emendamenti (un centinaio in tutto) e di atti collegati (400 solo quelli del centrodestra) alla manovra di bilancio, maggioranza e opposizione hanno trovato un accordo per correggere la riforma del Testo unico del turismo della Toscana. “Abbiamo ascoltato i Comuni e anche le opposizioni – hanno spiegato il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli e il presidente della seconda commissione Gianni Anselmi – e abbiamo fatto alcuni interventi migliorativi, per esempio allargando l’applicazione della nuova disciplina degli affitti brevi anche ai comuni che hanno alta densità turistica, ma popolazione inferiore ai 50.000 abitanti e, in ogni caso, a tutti i capoluoghi di provincia, compreso Pistoia, che altrimenti sarebbe rimasto fuori. E, infine, abbiamo previsto una norma transitoria, cui potranno ricorrere i comuni, per consentire un’applicazione più graduale della nuova disciplina in un periodo che andrà da 3 a 5 anni”. (lt)

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