Anche se il gruppo energetico Estra si prepara a passare, in modo più o meno “pesante”, sotto il controllo della nascente Multiutility toscana – sulla base di quanto annunciato alla presentazione dell’operazione -l’argomento (che scalda gli animi di Siena e Arezzo) non è stato inserito all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci, Consiag-Prato col 39,5%, Coingas-Arezzo col 25,14%, Intesa-Siena col 25,14% e Vivi Servizi-Ancona col 10%.
In realtà, visto che si tratta di quattro società a capitale interamente pubblico, i soci indiretti di Estra – cui spettano le decisioni sul futuro aziendale – sono 143 Comuni delle province di Arezzo, Ancona, Firenze, Grosseto, Macerata, Pistoia, Prato e Siena. Saranno loro a dividersi i 16 milioni di euro (0,07 centesimi per azione) che l’assemblea, in sede di approvazione del bilancio 2021, ha deciso di distribuire a titolo di dividendo (su 17,7 milioni di utile), distribuendo il resto a riserva straordinaria e a riserva legale. L’anno scorso il dividendo era stato di 17,5 milioni di euro.
Ai fornitori locali vanno 150 milioni
Nell’assemblea sono stati presentati anche il bilancio consolidato e la dichiarazione consolidata non finanziaria (Dnf)-Bilancio di sostenibilità. Il bilancio consolidato 2021 si è chiuso con 1.058,5 milioni di euro di ricavi, 112,2 milioni di euro di ebitda adjusted e 28,6 milioni di euro di utile adjusted. “La Dnf – afferma un comunicato – mette in luce, tra i tanti, un dato importante per il territorio: il valore delle forniture di beni e servizi, al netto dell’acquisto di gas metano e energia elettrica, supera 270 milioni di euro, distribuiti per il 55,8% a fornitori del Centro Italia”.
Confermata la nomina del consigliere, espressione del socio Coingas, Giovanni Grazzini di Arezzo, anche se il presidente della società, Franco Scortecci, che aveva disertato l’assemblea precedente, ha ribadito la necessità di maggior considerazione per il socio aretino.