22 gennaio 2025

Logo t24Il quotidiano Economico Toscano
menu
cerca
Cerca
Impresa

12 giugno 2024

Export, la farmaceutica spinge la Toscana anche a inizio 2024

L’Istat calcola per il primo trimestre dell’anno un +4,4% a prezzi correnti, in controtendenza positiva rispetto al -2,8% italiano.

Tags

Featured image

Il 2024 dell’export per la Toscana si apre così come si era chiuso il 2023, con la farmaceutica sugli scudi: secondo i dati dell’Istat, nel primo trimestre dell’anno l’incremento generale dei flussi in uscita dalla regione è del 4,4% a prezzi correnti, con il valore assoluto che supera la soglia dei 15 miliardi di euro. E’ un dato in controtendenza positiva rispetto alla media nazionale (-2,8%), ed è trainato dalla corsa dell’export relativo alla farmaceutica (+44,6%), che compensa la flessione in doppia cifra di due comparti del sistema moda (-11,9% i prodotti tessili, -20,6% la pelletteria, mentre l’abbigliamento fa +3,9%).

Nei primi tre mesi dell’anno in corso l’Istat registra inoltre un incremento dell’export relativo a macchinari e attrezature (+41,4%), dei prodotti alimentari compreso il tabacco (+25,2%), e dei prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (+22,2%). Al contrario, risultano in flessione la carta (-15,5%), gli apparecchi elettrici (-11,4%), e i prodotti chimici (-22,6%). Stazionario in valore il dato dell’industria estrattiva (+1,2%).

Nell’analisi provinciale dell’export, l’Istat segnala Livorno nel gruppo caratterizzato da performance negative, con risultati sotto la media toscana anche per Pisa e Pistoia, mentre Arezzo e Firenze figurano tra le province più brillanti a livello nazionale. Si registra inoltre un forte incremento dell’export della Toscana verso la Turchia (+234,3%) dovuto, secondo l’istituto, a vendite rilevanti di minuterie e oggetti di gioielleria di metalli preziosi.

Usa e Medio Oriente gli sbocchi più reattivi

Il contesto nazionale vede un quadro eterogeneo, con una crescita marcata dell’export per le Isole (+8,9%) e relativamente più contenuta per il Sud (+4,3%), mentre il Nord-est (-2,4%) e il Nord-ovest (-3,4%) mostrano una flessione, e il Centro (-10,4%) una decisa contrazione dovuta al dato delle Marche (-55,5%), condizionato da una forte riduzione delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici, tanto forte da contribuire da sola per 2,8 punti percentuali alla flessione dell’export nazionale. Con le Marche, le regioni dove si osserva la flessione maggiore sono Basilicata (-35,3%) e Liguria (-14,7%), mentre le regioni più dinamiche risultano Calabria (+26,9%), Molise (+22,2%), Abruzzo (+12,4%) e Campania (+9,6%).

Fra i mercati di sbocco, i flussi italiani conoscono un rallentamento verso i paesi Ue (-4,3%) e ancora di più verso Russia (-19,4%) e Cina (-45,8%). Al contrario, è più vivace la dinamica verso gli Stati Uniti (+9,3%), i paesi del Medio Oriente (+11,2%), il Giappone (+9,6%). (lt)

Potrebbe interessarti anche

Articoli Correlati


Impresa

22 gennaio 2025

Navico chiude a Firenze e porta l’attività in Messico

Leggi tutto
Impresa

21 gennaio 2025

La Via del Tè apre nella Galleria Subalpina di Torino e punta a 10 milioni di ricavi

Leggi tutto
Industria

21 gennaio 2025

Lucca, l’industria cartaria in allarme per l’aumento dei costi energetici (ma la soluzione ci sarebbe)

Leggi tutto

Hai qualche consiglio?

Scrivi alla nostra redazione

Contattaci