Le aziende della filiera toscana della moda continuano ad essere al centro di investimenti e acquisizioni da parte di fondi di investimento e grandi operatori del settore. Stavolta è l’industria conciaria Masoni di Santa Croce sull’Arno, partecipata dal 2019 dal gruppo Lvhm, ad aver completato l’acquisizione di un pacchetto di minoranza dell’azienda Ulivieri & Nardi di Castelfranco di Sotto, operante nella trasformazione artigianale del pellame allo stadio del wet blue. Masoni conta 60 addetti, e ne prevede un aumento del 20% nel 2023, con un aumento della produzione pari al 30%.
Tra le ultime operazioni di M&A in Toscana nella filiera moda ci sono quella del gruppo veneto Amf, controllato dal private equity Alpha, che ha acquisito l’aretina Italcatene, specialista nella produzione di catene; del fondo di private equity Xenon, che ha riunito sotto il polo di terzisti Minerva Hub le aretine Galvanica Formelli e Zeta Catene, specializzate nel trattamento di articoli di oreficeria e nella finitura di catene per borse, fibbie, borchie. Infine, il fondo White Bridge che rileva Obi, Iab e Scaf, nell’ambito di una neonata partnership tra Lampa e il gruppo Glb.
“Saperi artigiani fondamentali per la filiera”
“Crescere assieme e per il territorio – afferma Fabrizio Masoni – è uno degli obiettivi più rilevanti per Masoni Spa. Oggi confermiamo questa nostra volontà attraverso l’accordo tra due realtà per cui eccellenza, ricerca e qualità sono gli elementi distintivi dei propri prodotti. Questa operazione ci consentirà di incrementare ancora di più i processi produttivi, portando nella nostra realtà conoscenze specifiche e saperi artigiani che saranno fondamentali per lo sviluppo e la tracciabilità della nostra filiera”.
Erede di una tradizione artigianale di oltre mezzo secolo (l’azienda è stata fondata nel 1962), Ulivieri & Nardi ha beneficiato di un ampliamento strutturale del 2018 e un conseguente rinnovamento tecnologico, in virtù del quale è stata certificata Lwg Silver nel gennaio del 2020. “Sono lieto che Masoni Spa – ha affermato Maurizio Ulivieri – abbia voluto investire nella realtà artigiana di Ulivieri & Nardi. Ho ceduto questa parte di minoranza poiché credo fermamente nella tutela dei saperi artigiani e, allo stesso tempo, al poter crescere a fianco di una realtà d’eccellenza e strutturata, aumentando la nostra produttività e confermando il nostro attaccamento al distretto conciario toscano”.