Tra pochi giorni, dal 1 febbraio 2025, dormire in un bed & breakfast o in un Airbnb a Firenze costerà di più: il Comune (con una delibera della Giunta del 10 dicembre 2024) ha deciso di aumentare di 50 centesimi l’imposta di soggiorno per i pernottamenti nelle strutture ricettive extralberghiere che hanno le caratteristiche della civile abitazione, come gli affittacamere, i bed & breakfast e le case vacanza, e per le locazioni turistiche, portandola così da 5,5 a 6 euro a persona a notte. Il Comune ha precisato che il gestore dovrà richiedere 50 centesimi in più anche a chi ha già prenotato sulla piattaforma Airbn (che preleva l’imposta di soggiorno all’atto della prenotazione) per i pernottamenti in essere dal 1 febbraio prossimo, per poi versare questa maggiorazione, come sempre, all’Amministrazione comunale. Secondo gli operatori Firenze resta la città turistica più cara d’Italia su questo fronte.
Dal 2019 al 2023 i pernottamenti sono aumentati di tre milioni
L’aumento selettivo del 2025 (che segue quello generalizzato introdotto dal 1 aprile 2023) è spiegato dal Comune, guidato dalla sindaca Sara Funaro (Pd), col fatto che i pernottamenti rilevanti ai fini dell’imposta di soggiorno dal 2019 al 2023 hanno registrato un incremento medio del 27,4% – si è passati cioè da 10,95 milioni a 13,95 milioni (tre milioni di presenze in più) – e che gran parte di questo aumento è da imputare agli affitti brevi (“il numero dei pernottamenti riferito al settore alberghiero è rimasto sostanzialmente invariato”, afferma la delibera della Giunta comunale).
Visto che più turisti significa più utilizzo dei servizi cittadini e più costi da sostenere – afferma il Comune – si è deciso di aumentare l’imposta di soggiorno solo per le strutture extralberghiere che hanno le caratteristiche di civile abitazione. Invariata dunque l’imposta per gli alberghi – nei 5 stelle si paga 8 euro a persona a notte; nei 4 stelle 7 euro a notte; nei 3 stelle 6 euro a notte; nei 2 stelle 4,5 euro a notte, negli alberghi a 1 stella si paga 3,5 euro a notte – per i campeggi (3,5 euro a persona a notte), per gli ostelli (4 euro a notte), per gli agriturismi (da 3,5 a 8 euro a notte a seconda dei “girasoli”).
Nel 2024 il gettito è cresciuto del 10%
L’aumento dell’imposta di soggiorno per le locazioni turistiche dal 1 febbraio farà lievitare il gettito che finirà nelle casse comunali nel 2025. Già nel 2024 Firenze ha raggiunto un livello record: 77 milioni di euro, secondo quanto dichiarato dal Comune, in crescita del 10% sul 2023. Si tratta dello stesso gettito di Milano, inferiore solo a Roma (che si aggira sui 290 milioni di euro) e assai lontano da Venezia che si piazza al quarto posto con meno di 40 milioni di gettito 2024. Com’è possibile, visto che le presenze turistiche a Venezia (13,36 milioni nel 2023) hanno numeri molto vicini a quelli di Firenze?
La differenza di gettito tra Firenze e Venezia si spiega con le tariffe applicate
La differenza si spiega con le tariffe applicate. A Venezia l’imposta di soggiorno, ferma dal 2021, è più bassa di Firenze, e lo diventa ancora di più nel mese di gennaio, considerato “bassa stagione”. Negli alberghi a 5 stelle si paga 5 euro a notte, 4,5 euro nei 4 stelle, 3,5 nei 3 stelle, 2 euro nei 2 stelle, 1 euro negli alberghi a 1 stella, tariffe che sono ridotte nel mese di gennaio (da 3,5 euro a 0,70 centesimi a seconda delle stelle). Negli alloggi turistici e nei bed & breakfast si paga dai 2 ai 5 euro a notte a persona a seconda della classificazione, tariffe ridotte nel mese di gennaio (da 1,4 a 3,5 euro a seconda della classificazione). Riduzioni sono previste anche per chi soggiorna al Lido di Venezia e nelle isole (-20%) e per chi pernotta a Mestre (-30%). Nessuna riduzione invece (né legata al calendario né alla località) per le locazioni turistiche, per le quali il Comune di Venezia ha scelto di agganciarsi alla categoria catastale dell’immobile: se è A/1, A/8 o A/9 si paga 5 euro a notte; se è A/2, A/3, A/6, A/7 e A/11 si paga 4 euro a notte; se l’immobile è A/4 o A/5 si paga 3 euro a notte. Le tariffe sono ridotte (da 3,5 a 2,1 euro a notte) nel mese di gennaio.
La metà del gettito fiorentino andrà a finanziare bus e tram
Che fine faranno i 77 milioni incassati l’anno scorso dal Comune di Firenze? Il Comune spiega – senza entrare nel dettaglio – che 35 milioni serviranno per finanziare bus e tram (trasporto pubblico locale); 15 milioni andranno ai beni culturali e ambientali; 8 milioni saranno spesi per la manutenzione di alberi e piante; 3,2 milioni andranno a manutenere il patrimonio storico-monumentale; 8,6 milioni saranno erogati a enti e istituzioni culturali e il resto (più di 7 milioni di euro) andrà a eventi culturali, biblioteche, istituzioni che operano nei settori moda o turismo, promozione turistico-congressuale.
Secondo la legge, il gettito dell’imposta di soggiorno deve essere destinata a specifici ambiti correlati al settore turistico e non può essere utilizzata per scopi indirettamente connessi al turismo.
Silvia Pieraccini