La presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Diana Toccafondi.
Ammontano 1 milione e 300 mila euro le risorse che Fondazione Cassa di Risparmio di Prato metterà a disposizione della comunità pratese per il 2025 – sono 200 mila euro in più rispetto al 2024 -. La parte più rilevante (40%) sarà destinata a progetti di educazione e formazione; arte e cultura (35%); terzo settore (25%).
Il Documento programmatico previsionale, proposto dal Consiglio di amministrazione e approvato dal Consiglio di Indirizzo conferma, quindi, l’impostazione di Fondazione “ispirata al principio costituzionale di sussidiarietà e a criteri di pluralismo sociale, spirito di servizio, assunzione di responsabilità nei confronti dell’intera comunità”. Con la scelta, nel 2025, di favorire azioni per la crescita delle giovani generazioni.
Confermati anche alcuni progetti in corso
“Daremo continuità per il prossimo triennio al Progetto Prato Comunità Educante, promosso per contrastare la povertà educativa e l’abbandono scolastico e riaccendere nelle giovani generazioni la passione per il futuro” spiega la presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Diana Toccafondi, “con il coinvolgimento della Fondazione Per i Bambini le risorse messe a disposizione dalla Fondazione e da Intesa San Paolo verranno raddoppiate portando l’impegno triennale sul progetto a oltre 900 mila euro”.
Confermato anche ruolo di Fondazione come partner istituzionale a favore di alcuni enti come PIN, la Camerata Strumentale di Prato, la Fondazione Museo del Tessuto, la Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica Francesco Datini.
Già impegnata nel sostegno della popolazione pratese alluvionata , viene confermato, da parte di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, anche per il prossimo anno, l’impegno nel settore volontariato, filantropia e beneficenza. I progetti saranno destinati a persone che vivono situazioni di particolare fragilità, come quello dell’Emporio della Solidarietà della Fondazione Solidarietà Caritas, oppure necessaria a fronteggiare l’emergenza abitativa. Infine, in progetto c’è anche l’intento di promuovere e coordinare un intervento per affrontare le complesse problematiche del carcere della Dogaia. (redtm)