Il Porto di Cecina è vicino a una svolta: il fondo immobiliare inglese Setha ha presentato al Comune e agli organi della procedura di concordato l’offerta irrevocabile di acquisto per l’intero complesso aziendale, sottoposto a procedura di gara con un prezzo base intorno ai 20 milioni di euro, nell’ambito del concordato preventivo in continuità omologato nel 2022. In caso di buon esito, riprenderebbe un percorso di sviluppo per il porto turistico, punto di partenza per raggiungere le isole dell’Arcipelago Toscano.
L’offerta d’acquisto di Setha è condizionata dalla richiesta di approvazione in via definitiva della variante urbanistica per permettere la realizzazione di posti auto non in ipogeo, previsti nell’originario progetto. La società inglese, in Toscana, sta lavorando anche allo sviluppo di due aree nella zona nord di Firenze, per un totale di 107mila metri quadrati, con destinazione d’uso multipla.
Secondo il commissario straordinario del Comune di Cecina Vincenza Filippi, l’offerta del fondo inglese “costituisce indubbiamente un punto di positività in un lungo e complesso iter di procedure che hanno tenuto tutti i soggetti coinvolti con il fiato sospeso per l’epilogo, che allo stato attuale è sicuramente rincuorante”. Filippi è commissario dall’ottobre 2023, dopo le dimissioni di 9 consiglieri comunali e la decadenza del sindaco Samuele Lippi: il ballottaggio del 23-24 giugno darà al comune livornese un nuovo sindaco tra Salvatore Giangrande (centrodestra) e Lia Burgalassi (centrosinistra).
La riqualificazione del porto può ripartire
La società dispone oggi di un composito complesso turistico-portuale, infrastrutturale e immobiliare, in fase di completamento, che insiste in parte su aree di proprietà demaniale, in parte su aree di proprietà privata e in parte su aree attualmente di proprietà comunale. I lavori fin qui eseguiti in conformità all’originario progetto di riqualificazione del porto turistico di Cecina hanno riguardato, in netta prevalenza, le opere direttamente collegate alla funzionalità dell’infrastruttura marittima. Per quanto riguarda il Piano ormeggi, il progetto prevede la realizzazione di complessivi 764 posti barca, di cui 504 all’interno della darsena privata e 260 all’interno dell’area demaniale. Dei posti barca oggetto del progetto, al 2022 ne sono stati realizzati 330, tutti nell’ambito dell’area privata, di cui oltre la metà venduti.
In virtù della variante del Piano regolatore approvata nel 2018, il progetto propone la realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile attrezzato che partendo dall’abitato di Cecina Mare attraversa un nuovo ponte e si sviluppa lungo tutto il perimetro del porto, sia in riva sinistra che in riva destra, fino a ricollegarsi alle spiagge ed in grado di collegare le principali aree ricreative del porto. “La prospettiva è quella di rendere attiva la vitalità del porto in tutti i mesi dell’anno – si legge nella presentazione del complesso aziendale -, presentando l’area portuale quale centro commerciale, centro di attività imprenditoriali, promozionali e culturali, quale centro di attività pescherecce di conservazione, commercializzazione al minuto e all’ingrosso e spedizione del pescato, nonché quale quartiere cittadino di ritrovi d’ambiente marino, di ristoranti tipici, di trattorie e friggitorie del pesce e di locali per i giovani”.
Leonardo Testai