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27 dicembre 2024

Immobiliare, a Firenze acquisti di case ancora giù (-7%) e prezzi su (+1,8%)

Per Nomisma si tratta di un mercato in progressivo assestamento. Sugli affitti domanda alta, offerta scarsa e aumento dei canoni.

Silvia Pieraccini

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Poca offerta, tanta domanda, prezzi alti e difficoltà di accesso al credito per le famiglie. Il mercato degli immobili residenziali a Firenze – una delle grandi città italiane monitorate dall’istituto di ricerca Nomisma – continua a dare segnali di difficoltà nel secondo semestre 2024, anche se con qualche miglioramento rispetto alla prima parte dell’anno. Due i motivi all’origine del miglioramento, secondo Nomisma: l’aumento della domanda e la riduzione dei tempi medi di vendita, che ora sono di 4 mesi e mezzo e riflettono “un mercato in progressivo assestamento”.

Nel primo semestre 2024 compravendite a -7%

L’ultimo report dell’Osservatorio sul Mercato immobiliare fissa al -7% le compravendite residenziali nel primo semestre 2024 rispetto allo stesso periodo 2023, legandolo soprattutto alle “persistenti difficoltà delle famiglie nell’accesso al credito, che continua ad ostacolare il perfezionamento degli acquisti”. In questo scenario i prezzi medi delle abitazioni sono cresciuti di più del semestre precedente: +1,8% per le case nuove, +0.8% per quelle usate, su base semestrale. Allo stesso tempo sono diminuiti gli sconti applicati (10,5% per le abitazioni usate, 5,5% per quelle nuove) in tutte le zone della città.

Una casa in affitto rende il 5,3%

Sul fronte delle locazioni il problema è l’incontro tra la domanda – particolarmente vivace in tutte le zone della città – e l’offerta, particolarmente scarsa. “Questo disallineamento – afferma Nomisma – ha determinato un aumento dei canoni di locazione (+1,2% la variazione semestrale)”. I tempi per concludere un contratto di locazione si riducono sotto i due mesi, mentre i rendimenti medi annui lordi sono stabili al 5,3%.

Nel 2025 compravendite ancora prudenti con prezzi in salita

Le previsioni per il primo semestre 2025 nel comparto residenziale restano “improntate alla prudenza” in relazione al numero di compravendite, ma sia i prezzi di vendita che i canoni di locazione sembrano destinati a salire, così come il numero dei contratti di affitto.

Autore:

Silvia Pieraccini

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