Nasce la decima Fondazione Its Academy in Toscana. Si chiamerà Sati (Scienze Aziendali Tecnologia Industriale) e avrà l’obiettivo di formare tecniche e tecnici altamente qualificati per lo sviluppo o l’organizzazione delle realtà imprenditoriali di tutti i settori produttivi del territorio. Capofila della nuova Fondazione è l’Istituto di istruzione superiore Peano di Firenze.
“In Toscana diventano sempre più solidi i ponti tra formazione e tessuto produttivo. Gli Its aumentano le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro, e aiutano le imprese che investono in personale qualificato e in processi di innovazione – ha spiegato il presidente Eugenio Giani -. Le Its Academy sono una risorsa preziosa e manteniamo il nostro impegno, anche attraverso Giovanisì, per valorizzarle e per sostenere le proposte formative che sapranno mettere in campo”.
Si coprono così tutte le aree tecnologiche previste dalla riforma
“Con questa nuova Fondazione il numero di Its Academy attivi in Toscana arriva a 10, andando a coprire tutte le aree tecnologiche previste a livello nazionale dalla nuova riforma. Il nostro scopo non è mai stato quello di creare Fondazioni Its che si soprapponessero ad altre già esistenti per la medesima area tecnologica ma, piuttosto, coprire le aree tecnologiche finora scoperte in Toscana. È in quest’ottica che nella legislatura in corso siamo passati da 7 Fondazioni Its a 10″ ha commentato l’assessora regionale a istruzione, formazione professionale, lavoro, università e ricerca, Alessandra Nardini.
In coerenza con quanto previsto dall’avviso regionale, la nuova Fondazione elaborerà percorsi formativi per creare tecniche e tecnici superiori specializzati in una larghissima gamma di servizi alle imprese e agli enti senza scopo di lucro. Dal design al marketing, dalla comunicazione e internazionalizzazione delle imprese all’amministrazione, dalla gestione finanziaria allo sviluppo aziendale e delle risorse umane così come alla strategia commerciale, al disegno dei processi aziendali, alle certificazioni e al business management.
La Fondazione Sati ha 30 soci fondatori tra cui 4 scuole
La Fondazione Sati è composta da 30 soci fondatori di cui 4 scuole (oltre al “Peano” di Firenze, l’Istituto Tecnico Statale “Marchi Forti” di Pescia, l’Istituto “San Giuseppe” di Firenze e la Scuola di Scienze Aziendali e Tecnologie Industriali “Piero Baldesi” di Firenze), l’Università di Firenze, alcune agenzie formative, associazioni di categoria e aziende.
“Il nostro obiettivo – ha proseguito l’assessora Nardini – è allargare l’offerta formativa Its. Già nell’anno in corso si è registrato un notevole aumento: siamo passati dai 27 percorsi ITS dell’anno 2022/2023 ai 39 del 2023/2024, con un aumento quindi di 12 percorsi e ci auguriamo che questo trend positivo possa proseguire. Sono felice che, per la prima volta quest’anno, tutte le province toscane abbiano visto attivato sul proprio territorio almeno un percorso Its”.
Percorsi rivolti a giovani dai 18 ai 35 anni
I percorsi Its sono rivolti a giovani dai 18 ai 35 anni che sono in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o hanno frequentato un percorso quadriennale di Istruzione e Formazione Tecnica Professionale (IeFP) integrato da un percorso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (Ifts) della durata di un anno.
Il monitoraggio nazionale 2023, realizzato da Indire, su incarico del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha confermato gli ottimi risultati occupazionali già evidenziati negli anni precedenti. Dai dati emerge che oltre l’86% dei diplomati ITS ha trovato lavoro a un anno dal diploma, di questi oltre il 90% si è collocato in un’area coerente con il percorso concluso.
“Proprio alla luce di questi risultati, – ha concluso il presidente Giani – la Regione continua con determinazione ad investire sul sistema ITS toscano: con il nuovo bando finanziato anche grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo mettiamo a disposizione circa 5 milioni di euro per cofinanziare i percorsi ITS che saranno attivati nell’anno 2024/2025 e ulteriori 5 milioni per quelli dell’anno successivo. E se sarà necessario, siamo pronti ad aumentare la dotazione finanziaria”. (redgs)