Le Its Academy toscane saranno presto dieci, come annunciato nell’aprile scorso. E’ l’obiettivo che si era posta fin dall’inizio del suo mandato la giunta regionale guidata dal presidente Eugenio Giani. Un Its per ogni area tecnologica prevista dalla nuova legge nazionale che regola la materia. Questo risultato è stato reso possibile grazie ai fondi europei, che il presidente Giani ribattezza “tosco-europei” dal momento che la Regione deve partecipare all’investimento per il 20% del totale. In tutto, per il 2024, sono in ballo 10 milioni di euro dedicati alle scuole professionali superiori: 6,667 milioni arrivano dal Fesr (il fondo europeo di sviluppo regionale) e 3,321 dal Fondo sociale europeo. Per il biennio 2024/2026, infatti, al bando cofinanziato tramite il Fondo sociale europeo con circa 6milioni e 667 mila euro che sosterrà 20 progetti proposti dalle 10 Fondazioni ITS, si aggiungono i 60 percorsi finanziati dal livello nazionale nell’ambito del piano di potenziamento previsto dalla missione 4 del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questi finanziamenti sono disponibili, attraverso dei bandi, per gli Its toscani che potranno contare su 80 percorsi formativi dal prossimo autunno per formare fino a 2.000 supertecniche e supertecnici sempre più richiesti dal mondo delle imprese nei settori strategici dell’economia toscana.
“Quando ci siamo insediati – spiega Giani – i percorsi erano 20, dopo quattro anni e grazie al grande lavoro dell’assessore Nardini, dei nostri uffici e dell’Ufficio scolastico regionale, siamo arrivati a 80. Abbiamo stimato che almeno 2mila persone acquisiranno così un titolo di qualificazione professionale. E’ un grande risultato e una risposta concreta al mondo del lavoro che cerca (e spesso non trova) figure professionali qualificate”. L’obiettivo della Regione, continua il presidente, è continuare ad aumentare il numero degli Its e le caratteristiche delle loro offerte formative per adeguarsi ad un mercato del lavoro che evolve continuamente.
Nardini: “E’ l’offerta formativa più ampia di sempre”
E’ entusiasta l’assessore Alessandra Nardini. “Questa è l’offerta formativa più ampia di sempre – afferma – già lo scorso anno avevamo 39 percorsi, adesso siamo arrivati ad 80. E’ una sfida ma siamo convinti che tutto questo sia strategico per garantire una buona occupazione. E’ necessario però che si eviti l’equivoco che gli Its siano scuole superiori. Si tratta di di Accademie da frequentare dopo la maturità o anche dopo la laurea e accettano studenti dai 18 ai 35 anni. In questo senso è necessaria una forte comunicazione”.
Per la prima volta, lo scorso anno, gli Its sono riusciti a raggiungere tutte le province toscane, quest’anno si attivano quelli di Follonica e di Piombino. L’offerta formativa, insomma, si sta ramificando e non mancano progetti di collaborazione tra Its differenti. E’ inoltre possibile attivare percorsi di apprendistato in azienda durante gli anni di studio e spesso molti insegnanti arrivano dal mondo dell’imprenditoria, a riprova del legame che si intende creare tra Its e mondo del lavoro.
“Non sono scuole di serie B, va superato il pregiudizio”
“E’ necessario che tutti capiscano, genitori e insegnanti delle scuole superiori compresi, che quella degli Its non è un’offerta formativa di serie B – spiega ancora l’assessore -. Non solo: è complementare e non alternativa all’Università. Dopo aver frequentato un Its è possibile iscriversi ad un corso universitario e anche i laureati possono accedere agli Its. E’ un percorso biunivoco. Non a caso le Università toscane partecipano alle fondazioni degli Its”. Intanto è stato aperto un bando da 3,2 milioni al quale ogni fondazione presenterà la sua proposta, poi ci sono i fondi del Pnrr e il Fondo sociale europeo. Insomma, una buona base economica per far decollare questo tipo di formazione tecnico scientifica altamente specializzata che tanto viene richiesta dalle imprese.
Ma l’assessore avvisa: “Continueremo a sostenere il sistema Its anche quando finirà il Pnrr”. E si è soffermata sullo stanziamento di 3.251.820 euro, cofinanziati sempre nell’ambito della programmazione UE e destinati al bando per le 10 Fondazioni Its toscane aperto fino a fine luglio “per innovare i laboratori territoriali aperti e migliorare la didattica con apparecchiature all’avanguardia”. “Adesso vogliamo far partire tutti gli 80 percorsi e ci vogliono almeno 20 allievi per ciascuno di essi. Vogliamo che i ragazzi possano beneficiare di grandi possibilità” continua.
Del resto, i numeri parlano chiaro: quasi il 100% di coloro che escono da un Its trova lavoro. Un incentivo in più a rivolgersi a queste scuole. Secondo l’ultimo monitoraggio Indire, infatti, l’87% di diplomate e diplomati ha trovato lavoro a un anno dal diploma, e di questi il 93,8% in un’area coerente con il percorso concluso. I percorsi – da 1800 o 2000 ore – hanno una durata di due anni e sono caratterizzati da lezioni in aula, in laboratorio e da visite guidate dirette alla conoscenza dei settori produttivi pertinenti ai percorsi stessi con docenti che provengono per almeno il 60% dal mondo del lavoro e delle professioni.
I laboratori sono altamente tecnologici, con attrezzature innovative e strumentazioni all’avanguardia realizzati anche grazie a finanziamenti della Regione, sia attraverso risorse regionali appositamente individuate sia attraverso le programmazioni 2014/2020 e 2021/2027 del fondo Fesr.
Per capire di cosa stiamo parlando basta sapere che i percorsi Its – come di consueto promossi nell’ambito di GiovaniSì – abbracceranno tutte le aree tecnologiche considerate “strategiche” per lo sviluppo economico e la competitività del Paese e della Toscana: energia e ambiente, mobilità sostenibile e nautica, nuove tecnologie della vita, sistema agroalimentare, sistema casa, meccatronica, sistema moda, servizi alle imprese e agli enti senza fini di lucro, turismo, beni attività e attività culturali, tecnologia dell’informazione, della comunicazione e dei dati.
Il 35,5% degli studenti è costituito da ragazze
Circa il gap di iscrizioni tra ragazzi e ragazze, il 35,5% degli studenti negli Its toscani è donna, il 9% in più del dato nazionale ma c’è ancora molta strada da fare in questa direzione per convincere le ragazze ad abbracciare materie tecniche e scientifiche. In questo senso, i percorsi di orientamento post diploma seguiti dall’Ufficio scolastico regionale sono fondamentali per spiegare a professori, genitori e studenti quali siano le effettive potenzialità delle Its Academy che non sono una scelta di ripiego ma una vera opportunità con offerte sempre più ampie come l’apprendimento on the job, l’alternanza scuola lavoro e i percorsi di internazionalizzazione. In questo momento gli studenti degli Its toscani sono più di 1.300 ma si punta ad arrivare a più di 2mila. I fondi ci sono, non resta che comunicare al meglio le potenzialità di questo tipo di formazione.
Ne sono convinti in Regione. “Gli Its sono un grande investimento per favorire la buona occupazione, a partire da quella giovanile, e superare il disallineamento domanda-offerta perché si formano quei profili altamente qualificati che il mondo delle imprese richiede” ribadiscono Nardini e Giani che confermano l’impegno della Regione a far conoscere sempre più il sistema Its toscano. “Anche quest’anno metteremo in campo una campagna di comunicazione regionale per far conoscere l’offerta formativa Its in partenza dal prossimo autunno e siamo a lavoro, insieme all’Ufficio scolastico regionale, per rafforzare il nostro impegno sull’orientamento poiché una delle criticità che si riscontra nel nostro Paese è la scarsa conoscenza del sistema Its, di questo segmento di formazione terziaria non universitaria e su questo dobbiamo insistere per riuscire a far cogliere la straordinaria opportunità offerta da questi percorsi post diploma a sempre più ragazze e ragazzi”.
Per avere informazioni più dettagliate sui percorsi Its è possibile consultare le pagina web della Regione Toscana (www.regione.toscana.it/its) oppure di GiovaniSì (https://giovanisi.it/). Per il bando dedicato ai laboratori territoriali aperti: https://www.sviluppo.toscana.it/laboratori_its
Silvia Gigli