“Per un’azienda fortemente energetica come la nostra, che ha visto salire di oltre 10 volte la bolletta, questo impianto rappresenta il primo passo per ridurre la dipendenza energetica”. Così Pietro Chirico, titolare della storica lavanderia industriale Chima Florence di Scarperia e San Piero, in Mugello, accoglie l’entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico formato da 600 moduli, per una potenza di picco di 324 kW, realizzato sulle pensiline che coprono il parcheggio aziendale dalla società senese Gesco. L’impianto è in grado di soddisfare il 20% del fabbisogno elettrico dell’azienda.
Il costo dell’energia rinnovabile è scontato
Gesco è una energy saving company (Esco) che ha investito 500mila euro per sostenere completamente i costi di realizzazione dell’impianto: Chima Florence pagherà a Gesco soltanto l’energia rinnovabile consumata dal proprio stabilimento, “a una tariffa scontata – spiega un comunicato – rispetto al prezzo dell’energia elettrica prelevata dalla rete”.
Emissioni ridotte di 192 tonnellate all’anno
“L’impianto genera una riduzione immediata della bolletta – aggiunge Chirico – non ci impegna finanziariamente e ci consente di ridurre le emissioni di Co2 di 192 tonnellate all’anno”. “Per massimizzare il rendimento degli impianti fotovoltaici – spiega Andrea Giannini, fondatore e amministratore delegato di Gesco – è necessario definire le dimensioni ottimali rispetto ai consumi dell’azienda e alle superfici disponibili. Inoltre l’applicazione di uno sconto fisso rispetto alla bolletta permette al cliente di ottenere sempre un risparmio, indipendentemente dall’andamento dei mercati dell’energia”.
Collaborazione tra due aziende toscane
L’impianto fotovoltaico è frutto della collaborazione tra due aziende toscane. Chima ha 150 dipendenti e un fatturato di 10 milioni di euro realizzato operando in Toscana e in Emilia; Gesco ha 40 dipendenti e nel 2022 ha raddoppiato il fatturato, da 10 a 20 milioni di euro, ed è tra le poche aziende di efficientamento energetico tramite cogenerazione rimaste indipendenti.
Silvia Pieraccini