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Territorio

25 gennaio 2023

Lucca alza la tassa di soggiorno (e Firenze è ancora al tavolo)

L’aumento è di 1 euro per tutte le strutture, e di 1,50 per gli hotel a 4 e 5 stelle: critica la Federalberghi provinciale.

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Mentre a Firenze anche il secondo tavolo fra il Comune e gli albergatori, martedì 24 gennaio, si è risolto con un nulla di fatto e si dovrà andare a un nuovo incontro, il Comune di Lucca ha deciso un incremento della tassa di soggiorno, sia pur entro gli ordinari limiti di legge: Lucca infatti non è fra le città che possono sfruttare la nuova norma approvata in Parlamento a fine 2022, in base alla quale le città che contano ogni anno un numero di turisti almeno 20 volte superiore a quello dei residenti potranno deliberare il raddoppio dell’imposta, fino a un massimo di dieci euro anziché cinque.

Il Comune vuole finanziare l’offerta turistica

L’aumento della tassa di soggiorno deciso dal Comune di Lucca, che dal 2022 è nuovamente guidato dal centrodestra col sindaco Mario Pardini, è di 1 euro per tutte le strutture, e di 1,50 per gli hotel a quattro e cinque stelle. Le nuove tariffe entreranno in vigore dal 1 marzo 2023: 2,50 euro per gli hotel con una, due e tre stelle; 3,50 euro per gli hotel a quattro stelle; 4 euro per gli hotel a cinque stelle; 2 euro per i campeggi e gli ostelli; 2,50 euro per tutte le altre strutture ricettive.

“Questo adeguamento – ha dichiarato l’assessore al bilancio, Moreno Bruni – è finalizzato a garantire la copertura finanziaria di una serie di misure e interventi programmati, volti a promuovere manifestazioni o eventi culturali sul territorio tali da consentire un ampliamento dell’offerta turistica cittadina anche nei periodi di bassa stagione”. L’assessore al turismo, Remo Santini, ha spiegato che “stiamo lavorando senza sosta per costruire ed affinare un calendario che la renda attrattiva 12 mesi all’anno. Saranno inoltre implementati i servizi turistici, con l’intento di renderli più moderni ed efficienti, oltre alla segnaletica, che sarà rinnovata e fortemente incrementata”.

Federalberghi attacca: “Così diventiamo mordi e fuggi”

“Auspichiamo di cuore che non creino ripercussioni sui flussi”, commenta un deluso Pietro Bonino, presidente di Federalberghi Confcommercio Lucca. “Dopo i precedenti incontri avuti con gli assessori Bruni e Santini e le nostre controproposte, gli aumenti dell’imposta varati non solo non sono stati ridotti rispetto al 60% che ci era stato ipotizzato, ma sono addirittura superiori”. Il timore dell’associazione, espresso da Bonino, “è che queste nuove tariffe, sommate al costo dei bus turistici, rischino di trasformare Lucca in una città dal turismo mordi e fuggi”.

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