Un'immagine creata con l'intelligenza artificiale dal Team design di Nana Bianca
Dall’incontro tra l’Università di Firenze e la Fondazione Hillary Merkus Recordati (che ha tra le proprie missioni quella di sostenere i giovani talenti) nasce un corso per formare una figura professionale nuova, mai pensata prima: è il ‘future planner’, una sorta di mediatore concettuale che dovrà essere in grado di affrontare gli scenari di crisi e di cambiamento – assai frequenti in questo periodo storico – con occhi nuovi e pensiero libero, creativo, destrutturato. Potrà lavorare in aziende private o in enti pubblici, nell’industria o nel sociale, ma sempre con la stesso “marchio”: usare un approccio diverso da quello tradizionale, abbattendo i luoghi comuni, guardando ‘oltre’ il conosciuto, sperimentando e osando.
Venti laureandi, laureati o ricercatori
Il corso (gratuito) di alta formazione è rivolto a 20 tra laureandi e laureati magistrali in tutte le discipline, e tra dottorandi e dottori di ricerca dell’Università di Firenze, selezionati nelle settimane scorse. I giovani trascorreranno quattro fine-settimana (dal venerdì pomeriggio alla domenica mattina, entro dicembre) al Dynamo Camp sulla Montagna Pistoiese, confrontandosi con due filosofi-facilitatori e tre professori di economia, linguistica e sanscrito dell’Università di Firenze. Non ci sono materie di studio: “E’ un corso che non costruisce ma decostruisce – ha spiegato Roberta Lanfredini, responsabile scientifica del progetto battezzato ‘Navigare il futuro’, presentato nell’aula magna dell’Università di Firenze -. E’ una ‘clinica di disintossicazione del pensiero’ fondata sulla decostruzione: per partecipare servono flessibilità, voglia di mettersi in gioco e di elaborare nuovi paradigmi e scenari, pensando in modo libero”.
Un premio finale da 50mila euro per aprire la mente
I partecipanti saranno divisi in quattro gruppi e alla fine quello che avrà progettato il testo, disegno o video che meglio attiverà il libero pensiero sarà premiato con 50mila euro dalla Fondazione Hillary Merkus Recordati, creata dal figlio Andy Bianchedi alla morte (nel 2020) della madre, grande amante dell’arte e di Firenze, che aveva sposato in seconde nozze Giovanni Recordati. “Dopo la vendita dell’azienda farmaceutica di famiglia – ha spiegato Bianchedi – abbiamo creato un family office per investire i proventi ottenuti e ci siamo concentrati sui new media e sul venture capital. L’idea è stata quella di investire sul futuro, ed è la stessa idea che mi ha guidato in questo progetto che vuol premiare il talento. Ho parlato con l’Università di Firenze ed è nato questo corso”.
L’intelligenza artificiale potrà ispirare le soluzioni
Un corso che vuol “demolire i luoghi comuni”, ha spiegato Marco Pierini, prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Firenze, e vuol demolire la frase “si è sempre fatto così””. E’ la frase che ha demolito anni fa Alessandro Sordi, uno dei precursori dell’innovazione tecnologica a Firenze e in Italia, fondatore con tre amici, nel 1995, del provider Internet Dada, poi diventato una multinazionale, e ora anima dell’acceleratore di startup Nana Bianca: “Voi siete la prima generazione che può iniziare un lavoro con l’intelligenza artificiale – ha spiegato ai 20 giovani selezionati per diventare ‘future planner’, medici, filosofi, storici dell’arte, ingegneri – siete la generazione che è meglio attrezzata di sempre per affrontare questa sfida, ma sarà fondamentale per voi sviluppare una capacità critica, di discernimento, senza accettare a priori ciò che l’intelligenza artificiale vi propone. Siate critici, siate scettici, siate agili nel pensare e nell’agire e cercate quegli oceani blu che sono le nuove idee, i nuovi bisogni, gli spazi di mercato inesplorati”
Silvia Pieraccini