E’ una tenuta di grande fascino, un’antica fattoria maremmana che la marchesa Franca Spinola ha sempre guidato con la cura che si riserva a un bene prezioso. La Fattoria La Parrina, nata nel 1830 nell’entroterra di Orbetello, abbraccia 600 ettari di frutteti, oliveti, frantoio, allevamenti, vivaio di piante mediterranee, azienda faunistico-venatoria, caseificio, ristorante, bottega. Ci sono anche 60 ettari di vigneti e una cantina, oltre a un agriturismo con camere, appartamenti e casali dove arriva il profumo del mare, e da 53 anni la Fattoria vanta una denominazione d’origine che porta il suo stesso nome, la Doc Parrina.
Passa di mano il 51% del capitale
Ora questo grande patrimonio di storia e natura passa sotto il controllo della Marchesi Antinori, il gruppo vinicolo familiare più antico e più importante d’Italia, guidato dal presidente onorario Piero Antinori e dalla figlia Albiera, con l’amministratore delegato Renzo Cotarella. L’operazione è già conclusa: Antinori, secondo quanto risulta a T24, ha acquisito il 51% e, più che versare denaro, è subentrato nei finanziamenti accesi dalla Fattoria impegnandosi a ristrutturare e rilanciare l’attività. La gestione nella prima fase sarà a quattro mani, Antinori-Spinola, con l’obiettivo di curare di più gli aspetti economici e di rimettere in equilibrio i conti.
Un patrimonio immobiliare unico
Per il Gruppo Antinori (244 milioni di ricavi vinicoli 2023 con ebitda al 50,2%) è un’altra perla che si aggiunge a un grande patrimonio immobiliare e vinicolo esclusivo: a differenza delle ultime acquisizioni -come la cantina friulana Jermann o quelle americane di Stag’s Leap Wine Cellars nella Napa Valley e di Col Solare nel territorio di Red Mountain nello Stato di Washington – in questo caso si tratta di un affare “meno vinicolo” e più legato al fascino della tenuta, alla volontà di preservarla e all’elemento affettivo, visto che il marchese Piero Antinori è imparentato con la marchesa Spinola.
Silvia Pieraccini