Il Gruppo Bf-Bonifiche Ferraresi, leader nazionale nell’agroindustria (con 11mila ettari di superficie agricola utilizzata), avvia il rilancio della tenuta maremmana ‘Le Piane’, acquisita a fine 2020 con l’aggiudicazione del bando dell’Unione di Comuni montana Colline metallifere. La tenuta si estende su mille ettari di cui 800 a boschi, 110 a seminativo e il resto a pascolo e conta 200 bovini di razza Maremmana.
Investimento da due milioni di euro
Il progetto di rilancio prevede un investimento di due milioni di euro per trasformarla in un modello di biodiversità e di economia circolare che ha tra gli interventi strategici la creazione di un polo di allevamento allo stato brado per la razza Maremmana: la mandria salirà nel giro di tre anni da 200 a 300 esemplari, e l’idea è di rilanciare la tradizionale figura del buttero, che ha il compito di guidare le vacche allo stato brado.
Parte anche l’ospitalità turistica
Previsto anche il recupero del bosco, l’avvio di produzioni agricole biologiche e integrate e di colture non-food per la filiera della bioplastica (come il cardo), lo sviluppo dell’apicoltura e – in sinergia con la vicina tenuta Il Cicalino – l’avvio dell’attività ricettiva attraverso il recupero di casolari, l’installazione di case mobili e la creazione di percorsi di forest bathing, trekking e cicloturismo. Il progetto stima 50 posti di lavoro, tra diretti e indiretti.
“Il progetto Le Piane esprime la vocazione del gruppo Bf nel recupero di aree paesaggistiche di pregio – afferma l’amministratore delegato Federico Vecchioni -. Non escludiamo di crescere ancora nel settore zootecnico delle razze autoctone come la Maremmana, e di consolidare il comparto ricettivo anche con alleanze con grandi gruppi che operano nel turismo internazionale”.