Il nuovo impianto waste-to-chemical di Alia che nascerà a Empoli produrrà metanolo e idrogeno da rifiuti: Maire Tecnimont, tramite la controllata MyRechemical (NextChem), si è aggiudicata una commessa da Alia Servizi Ambientali per l’ingegneria di base legata alla realizzazione dell’impianto – una delle opere previste nel piano industriale 2022-31 del gestore dei rifiuti dell’Ato Toscana Centro.
L’operazione consentirà di produrre la documentazione necessaria all’avvio del processo autorizzativo presso la Regione Toscana. La fase di ingegneria di base verrà completata entro la fine dell’anno. Una volta autorizzato e completato, l’impianto di Alia processerà 256mila tonnellate all’anno di rifiuti non riciclabili e produrrà 125mila tonnellate all’anno di metanolo e 1.400 tonnellate all’anno di idrogeno.
L’impianto, secondo quanto reso noto, si baserà sulla tecnologia di conversione chimica di MyRechemical, che consente di recuperare i rifiuti che non possono essere riciclati meccanicamente o altri tipi di rifiuti secchi indifferenziabili. Il carbonio e l’idrogeno contenuti nei rifiuti sono recuperati attraverso un processo di conversione chimica in gas di sintesi, usato per produrre metanolo e idrogeno a basso impatto carbonico, che secondo MyRechemical evita le emissioni di inquinanti in atmosfera.
Una carta in più per la decarbonizzazione
Il metanolo che se ne ricava viene utilizzato come combustibile alternativo per la mobilità sostenibile o come materia prima seconda nell’industria chimica e manifatturiera, mentre l’idrogeno può essere utilizzato nei processi industriali per decarbonizzare le industrie energivore e hard-to-abate. “Sarà possibile spingere ancora più avanti i limiti della capacità di recuperare materia dagli scarti e dai rifiuti solo con più tecnologia e innovazione”, commenta l’amministratore delegato di Alia Alberto Irace.
“Questa è una tra le iniziative waste-to-chemical più interessanti – spiega Alessandro Bernini, amministratore delegato del gruppo Maire Tecnimont e di NextChem – che Maire Tecnimont sta sviluppando in Italia. E’ la prima applicazione a livello mondiale di uno schema tecnologico integrato che consente la produzione di metanolo da rifiuti per la mobilità sostenibile e di idrogeno per sostituire il metano nei processi di produzione del vetro, consentendo sia il riciclo che la simbiosi industriale e risponde al bisogno centrale dell’economia circolare, creando le basi di una nuova era del rifiuto come risorsa”.