Il nuovo negozio Pineider sul lungarno degli Acciaiuoli a Firenze
Storia, fascino e prestigio non sono mai svaniti. Ma ora – dopo una fase di appannamento e di riorganizzazione – il marchio fiorentino Pineider recupera anche lo slancio di un tempo, puntando sul retail e sui prodotti (carta, penne, pelletteria) più innovativi e più giovani.
Nuovi negozi a Firenze e Milano Malpensa
“Durante la pandemia ci siamo resi conto che allargare la distribuzione nei negozi multimarca o nei department store era difficile perché erano tutti molto prudenti – spiega il direttore generale Giuseppe Rossi – e così la proprietà (la famiglia Rovagnati, quella del prosciutto cotto, ndr) ha deciso che avremmo fatto da soli, facendo leva sullo sviluppo di negozi propri”.
E’ così che sono state aperte boutique Pineider nel centro di Milano, Roma, New York, Singapore e, da poche settimane, ha cambiato indirizzo il negozio di Firenze (ora in lungarno Acciaiuoli) ed è stato aperto un corner all’aeroporto di Milano Malpensa, nel terminal dei voli internazionali. Il prossimo passo dovrebbe essere una vetrina in una capitale europea. “Il nostro progetto è a lungo termine, anche se i risultati si stanno già cominciando a vedere”, aggiunge Rossi.
Il fatturato sale vicino a sei milioni di euro
Se tutto andrà come previsto (l’ultimo trimestre dell’anno è strategico per il settore, grazie alle vendite natalizie), Pineider chiuderà il 2022 sfiorando i sei milioni di euro di fatturato, rispetto a poco più di tre milioni realizzati nel 2021. “Le nostre aree di prodotti restano la carta, le penne e la pelletteria made in Florence – conclude Rossi – non vogliamo cambiare la nostra identità ma vogliamo crescere”.
Silvia Pieraccini