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17 gennaio 2025

Progetto europeo studia come purificare i tessuti

A guidare la ricerca sono due imprese di Prato. Previsto l’utilizzo di nanoparticelle per uccidere batteri, virus e spore dei funghi.

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I partecipanti al progetto di Trafi e di Next Technology mostrano i tessuti sperimentali.

I partecipanti al progetto di Trafi e di Next Technology mostrano i tessuti sperimentali.

Utilizzare nanoparticelle per uccidere, in pochi secondi, batteri, virus e spore dei funghi che si posano sopra tessuti e filati. E’ a quanto sta lavorando un progetto europeo, coordinato dall’università cattolica di Leuven, ma che ha genesi in Prato e vede protagonista la Trafi Creatività Tessile di Montemurlo e la società di ricerca Next Technology Tecnotessile.

L’azienda di Montemurlo specializzata in tintura e trattamenti speciali su materiali tessili si sta occupando dell’applicazione delle nanoparticelle sul materiale tessile; mentre la società di ricerca pratese sta seguendo la parte di testing di validazione delle proprietà chimico-fisiche del prodotto e dell’applicazione del materiale tramite tecnologia al plasma su supporti tessili.

Ecco come dovrebbero agire le nanoparticelle

Sono stati infatti sperimentati quattro sistemi di applicazione delle nanoparticelle su filati e tessuti. Come? Attraverso l’utilizzo di resine, o usando le nanoparticelle come se fossero coloranti, ma anche con altri metodi innovativi. “Finora abbiamo messo in campo tutta l’esperienza accumulata negli anni per l’applicazione di coloranti e pigmenti sui materiali tessili – spiegano i soci fondatori dell’impresa Giusti, Luconi e Coffaro -. I risultati sono buoni ma abbiamo ambizioni ancora maggiori. Con questo materiale sperimentale, infatti, potremmo fare tessuti per abbigliamento e arredamento in grado di uccidere in pochi secondi batteri, virus e spore dei funghi che si posano sopra. Con risultati certificati grazie ai controlli di centri di ricerca e università che testano la non tossicità del prodotto e verificano la sostenibilità ambientale ed economica del materiale”.

“La ricerca sull’innovazione può portare a nuove prospettive per il tessile tecnico, compreso quello di ambito sanitario, e per l’arredamento, garantendo così la sicurezza sui luoghi di lavoro ma anche negli ambienti di vita quotidiana” spiega invece Andrea Falchini, direttore di Next Technology Tecnotessile. (redtm)

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