Nel ping pong delle prese di posizione sul rigassificatore di Piombino, dopo l’apertura positiva di Confindustria e delle aziende siderurgiche, oggi è il turno della campana contraria alla permanenza in porto oltre il 2026 della nave Italis Lng di Snam, dopo i tre anni di tempo stabiliti dall’autorizzazione firmata a suo tempo. “Ho firmato l’autorizzazione per tre anni e fra poco più di un anno il rigassificatore va via”, ribadisce oggi Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana e firmatario dell’autorizzazione in qualità di commissario governativo per Piombino.
Il contesto della dichiarazione di Giani non è stato casuale: un’iniziativa di Europa Verde a Firenze, con la presentazione del “nuovo acquisto” del partito, il sindaco di Fauglia Alberto Lenzi, alla presenza del portavoce nazionale Angelo Bonelli, nel momento in cui il dialogo per far entrare Avs nella coalizione di centrosinistra per le prossime regionali è in corso, ma non scontato. “Vogliamo un segnale di discontinuità su alcuni temi importanti, perché i temi della giustizia sociale e ambientale devono essere portati in maniera prepotente nel programma del centrosinistra”, ha detto lo stesso Bonelli, secondo cui sul nome del candidato non ci sono pregiudiziali.
I Verdi chiedono di puntare sulle rinnovabili
Inderogabile, per il leader dei Verdi, è invece il trasloco del rigassificatore da Piombino: e non per Vado Ligure, che non lo vuole. “Quella nave deve andare via”, ha dichiarato Bonelli, rimarcando che “non solo ha violato la volontà popolare e anche istituzionale degli enti locali, ma perché dal punto di vista energetico quella politica fa dipendere l’Italia dal gas, che oggi è responsabile del caro bollette”. Per il deputato verde, “se noi vogliamo ridurre il peso energetico che è responsabile dell’aumento delle bollette del gas dobbiamo costruire una politica che aumenti le rinnovabili, come ha fatto il governo di Pedro Sanchez”. (lt)