Uno dei tasselli per attuare la transizione ecologica è far nascere sul territorio decine di Comunità energetiche rinnovabili (Cer), nuovi soggetti giuridici formati da cittadini, Pmi, enti territoriali, istituzioni locali pubbliche o private, che possono scambiarsi su scala locale l’energia prodotta da impianti rinnovabili.
Consulenze gratuite sulle Cer
La strada per arrivare a questo traguardo è ancora lunga, ma per percorrerla è fondamentale conoscere lo strumento delle Cer, ancor prima di sapere quali contributi pubblici sono stati stanziati tra Pnrr e fondi comunitari. Va nella direzione di aiutare l’orientamento il bando del programma Interreg Marittino Italia-Francia che offre consulenze gratuite (una sorta di ‘piano di accompagnamento e assistenza’) sul fronte della consulenza tecnica per ottimizzare la condivisione dell’energia; supporto economico-finanziario per favorire la sostenibilità dei progetti; monitoraggio e gestione operativa per garantire un funzionamento efficiente e trasparente.
Le Cer devono aver sede nelle province che si affacciano sul mare
Il bando per manifestare interesse scadrà il prossimo 25 marzo. Beneficiarie per la Toscana potranno essere le Cer costituite o in fase di costituzione nelle province di Livorno, Pisa, Massa-Carrara, Lucca, Grosseto (trattandosi di un progetto Interreg Marittimo valgono solo le province costiere). Oltre che in Toscana, l’iniziativa opera nelle altre quattro regioni partner del progetto che si chiama Invece (Innovazione Verde e Comunità energetiche), Sardegna, Liguria, Corsica e Règion Sud della Francia.
In Toscana il progetto è promosso dall’Agenzia regionale Recupero risorse (Arrr), società in house della Regione Toscana che supporta le politiche regionali in tema di energia e rifiuti e promuove anche le fonti energetiche rinnovabili.
Silvia Pieraccini