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14 agosto 2024

Toscana: il business del turismo enogastronomico

Sono 5,9 milioni, ovvero il 4,4%, i turisti europei che arrivano in Toscana per un unico motivo: l’enogastronomia.

Silvia Gigli
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Sono 5,9 milioni, ovvero il 4,4%, i turisti europei che arrivano in Toscana per un unico motivo: il turismo enogastronomico. Come resistere, infatti, al fascino internazionale di una bistecca alla fiorentina o al sapore verace di un cacciucco? Complici le migliaia di trasmissioni televisive a tema viaggio gastronomico che stanno invadendo i palinsesti di mezzo mondo, l’Italia è definitivamente una delle mete più ambite. E così, chi sceglie il mare per il 18% vive esperienze gastronomiche, chi ama le città artistiche per il 14% si dedica anche al turismo enogastronomico, nelle metropoli il 17% si lancia sul cibo e per chi ama la natura il 16% è un gourmet. Se poi osserviamo i turisti d’oltreoceano, notiamo che prediligono per il 34% le esperienze enogastronomiche e per il 38% quelle culturali.

Gli italiani, gran gourmand per tradizione, il viaggio lo intraprendono per il 58% per motivi enogastronomici, addirittura il +37% rispetto a 20 anni fa. Per il 94% vogliono fare esperienze nei ristoranti, il 74% visite nei luoghi di produzione, il 60% partecipano a eventi enogastronomici, il 53% a esperienze attive, il 48% sceglie tour tematici e il 65% altre esperienze enogastronomiche. Il 30% dei turisti italiani mette la Toscana in quinta posizione, il 22% la mette in seconda posizione, il 22% in quarta posizione. Le specialità più note e amate sono la Fiorentina che conquista il 18%, la ribollita con il 7%, e il vino con il 6%.

La spesa di cibo e vino aumenta del 20%

Ecco la spesa registrata nel primo semestre 2024 nei settori legati all’enogastronomia (in senso lato) dai turisti in Toscana rilevata e fornitaci dal circuito Mastercard. Nella variazione di spesa tra il primo semestre 2023 e il primo semestre 2024 gli indicatori sono tutti positivi e la crescita complessiva è del 20%, bilanciata tra turismo internazionale e nazionale. In percentuale, è più accentuata la crescita sui Bar, specie sul domestico non residenziale. Tra il primo semestre 2024 e il primo semestre 2024 è aumentata del 18% la spesa del turista internazionale, del 19% di quello nazionale non toscano per un totale del 18%. Il 23% degli stranieri ha aumentato la spesa nelle gastronomie, lo stesso dicasi per il turista nazionale, per un totale del 23%. Aumentata del 23% anche la spesa in bar e enoteche per gli stranieri e del 31% per gli italiani, per un totale del 25%.

In sintesi, le transazioni crescono in modo più pronunciato in particolare sulla componente domestica e sui Bar e enoteche che crescono del 37% per gli stranieri e del 54% per gli italiani per un totale del 42%. Aumentano del 33% le transazioni nelle drogherie per gli stranieri e del 35% per gli italiani, per un totale del 34%; transazioni in crescita del 21% nei ristoranti per gli stranieri e del 29% per gli italiani, per un totale del 24%.

Gli Stati Uniti vantano lo scontrino più alto

Nel primo semestre 2024 lo scontrino medio nei ristoranti è stato di 40 euro per gli stranieri e di 33% per gli italiani. In drogheria gli stranieri spendono in media 26 euro e 25 gli italiani. Nei bar e nelle enoteche gli stranieri spendono 19 euro, gli italiani 17. Al top tra le nazioni estere nel primo semestre 2024 gli Usa sono i primi sia per volumi di spesa che per volumi di transazioni, mentre hanno un basso ticket medio rispetto agli altri. Importante la crescita degli olandesi, mentre sulle transazioni forte aumento dei francesi (che pero hanno uno scontrino medio basso). I più alto-spendenti sono gli svizzeri che segnano una limitata crescita nel 2024, motivata dal fatto che il livello di spesa era già elevato nel 2023. Negli Usa la crescita di spesa è stata del 14%, in Germania del 10%, in UK dell’11%, in Olanda del 24%, in Svizzera dell’8%. Lo scontrino medio per la Svizzera è 52 euro, per la Germania 43 euro, per il Belgio 38 euro, per l’Austria 37 euro e per la Svezia 32 euro.

L’irresistibile fascino della Valdichiana

Sappiamo da tempo che l’enogastronomia è tra i principali fattori che sostengono l’immagine e l’economia della Valdichiana Senese e che la rendono appetibile per oltre 1 milione e 300mila visitatori che nel 2023 l’hanno scelta come meta per le vacanze. La Valdichiana, infatti, è destinazione preferita sia presso mercati nazionali ed internazionali, soprattutto d’oltreoceano. L’immagine positiva di cui gode è collegata alla ricchezza e alla qualità delle produzioni agroalimentari e di vini certificati (carne chianina, Vino Nobile di Montepulciano Docg) e dal loro forte legame con le tradizioni e la cultura del territorio, arricchita da una molteplicità di proposte turistiche ed esperienziali.

Di difficile quantificazione il valore del turismo enogastronomico nella Valdichiana Senese, ma un buon indicatore è dato dall’importanza che esso ha per i turisti. Alcuni dati certi sono quelli registrati da Valdichiana Living, Dmc ufficiale della destinazione che propone un’ampia gamma di esperienze turistiche giornaliere. Sono circa 70 le offerte prenotabili a scelta tra i temi vino e sapori, benessere termale, passeggiate a piedi, in bici e a cavallo, arte e cultura. Tra le 10 esperienze turistiche più vendute ben 8 sono esperienze enogastronomiche con una percentuale pari al 85% dell’offerta complessiva. Al primo posto i turisti scelgono il wine tour in cantina, corsi cucina dalla “Cucina come le nonne toscane”, al “Corso di cucina vegano” per i viaggiatori più green, al tour del caseificio o il pic nic in vigna.

Ecco chi è il turista enogastronomico

Chi è il turista enogastronomico? Ha un’età compresa tra i 25 e 55 anni, per lo più è in coppia, prenota on line sul portale per il 33%, sulle principali Organizzazioni turistiche per il 36% e attraverso agenzie di viaggio per il 30%. Nella maggioranza dei casi, il 70% circa, la prenotazione è a cura di una donna. La booking window è di un paio di mesi in anticipo per la clientela internazionale per lo più nord americana, mentre per la clientela nazionale vale la regola opposta ossia a ridosso dell’esperienza anche se il cliente è più esigente nel conoscere i dettagli della proposta. I borghi minori sono mèta ambita per viaggi di prossimità, e quindi scelti per fine settimana o a ridosso di festività, mentre per quanto riguarda la clientela estera sono inseriti in itinerari più ampi. La spesa media per esperienze giornaliere si attesa sui 140 Euro a persona a cui si aggiungono i pernottamenti e i pasti. Gli eventi enogastronomici di rilievo hanno un richiamo extraterritoriale come evidenziato dall’acquisto di proposte di soggiorno che includono l’evento stesso. Eventi enogastronomici dedicati ai wine lovers, come ad esempio l’edizione 2024 di Calici di Stelle a Montepulciano appena conclusasi che ha registrato oltre 8.000 presenze, rappresentano una motivazione di viaggio per un turista consapevole e interessato ad approfondire la conoscenza dei vini del territorio in abbinamento all’offerta gastronomica. La provenienza principale del turista per oltre il 50% delle prenotazioni è dalle varie regioni italiane con una buona e variegata affluenza di turisti internazionali.

Il vino è uno dei richiami più forti della regione

Il vino è uno dei richiami più forti per i turistri in Toscana. La collaborazione attiva con il Consorzio del Brunello di Montalcino, con il Comune di Montalcino e con l’Arcidiocesi di Siena ha permesso l’apertura del primo museo dedicato al Brunello di Montalcino in centro a Montalcino. Il Tempio del Brunello non è solo un museo, ma un percorso alla scoperta del celebre vino.

Autore:

Silvia Gigli

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