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12 luglio 2022

Tpl Toscana, l’Antitrust multa i gestori uscenti

Sanzione di 3,5 milioni di euro per il ritardo nel subentro, causato secondo l’Agcm dalla condotta di One Scarl.

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Ormai avviato da poco più di otto mesi il nuovo assetto del trasporto pubblico locale su gomma in Toscana, non senza problemi, arriva da Roma l’ultima cosa alla lunga e tortuosa vicenda che ha visto i vecchi gestori opposti ad Autolinee Toscane in un contenzioso amministrativo sulla gara unica regionale: l’autorità Antitrust ha comminato una sanzione di oltre 3 milioni e mezzo di euro ai gestori uscenti del Tpl, riuniti nel consorzio One Scarl, riconosciuti responsabili di un abuso di posizione dominante.

L’Antitrust, nel testo del provvedimento emanato, ha rilevato “una complessa strategia abusiva attuata dagli incumbent in posizione dominante, ossia i gestori uscenti consorziati in One, avente finalità ostruzionistica e dilatoria, volta a ritardare e/o ostacolare il subentro del nuovo gestore At nell’offerta di servizi di Tpl nel bacino unico regionale toscano. Nello specifico, è stato ipotizzato in sede di avvio del procedimento, e poi con successivo provvedimento di estensione oggettiva del perimetro dell’accertamento, che tale strategia sia stata realizzata attraverso la mancata trasmissione di informazioni e dati indispensabili – ai fini della completa definizione dei contratti di cessione dei beni essenziali e delle modalità di subentro – e la mancata sottoscrizione degli stessi atti di trasferimento dei beni essenziali (beni immobili, autobus e altri beni mobili) in favore del nuovo gestore”.

“Il ritardo ha causato danni a Regione e utenti”

La condotta adottata dai gestori uscenti, dice l’Agcm, ha consentito a One Scarl di continuare a offrire il servizio di Tpl su gomma oltre i termini stabiliti dalla Regione Toscana per il subentro da parte del nuovo gestore, per un periodo complessivo di 22 mesi. Secondo quanto emerso dall’istruttoria condotta dall’Antitrust, dunque, “la condotta dilatoria e ostruzionistica posta in essere dai gestori uscenti consorziati in One, impedendo il subentro del legittimo aggiudicatario, ha pregiudicato il dispiegarsi degli effetti positivi generati dalla concorrenza ‘per’ il mercato, arrecando un danno sia a Regione Toscana che agli utenti del servizio”.

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